> > "No Meloni day", studenti in piazza da Nord a Sud contro il governo: diversi ...

"No Meloni day", studenti in piazza da Nord a Sud contro il governo: diversi scontri con le forze dell'ordine

no meloni day

In tutta Italia sono decine di migliaia gli studenti scesi in piazza per protestare contro il Governo di Giorgia Meloni.

“No Meloni day”, sono decine di migliaia gli studenti scesi in piazza, da Nord a Sud, per protestare contro il Governo Meloni: diversi gli scontri con le forze dell’ordine.

“No Meloni day”: studenti in piazza da Nord a Sud contro il governo

In occasione dello sciopero nazionale organizzato dall’Unione degli Studenti, Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza, sono migliaia gli studenti che sono scesi in piazza, da Nord a Sud, contro il governo di Giorgia Meloni.

La Rete, in una nota, spiega il motivo della mobilitazione: “una mobilitazione diffusa, per rivendicare una scuola e un’università pubblica, libere e capaci di costruire un futuro migliore.” Sotto lo sloganUn’altra scuola, un altro mondo è possibile”, studentesse e studenti denunciano “l’assenza di una reale visione per il futuro dell’istruzione, e pongono una grande critica all’attuale modello di scuola.” Il coordinatore dell’Unione degli Studenti, Tommaso Martelli, dice: “le scuole che attraversiamo ogni giorno non ci appartengono. Viviamo quotidianamente disagi relativi a un sistema di didattica e valutativo obsoleto, veniamo mandati a essere sfruttati nelle aziende a causa dei PCTO, e mentre si investono miliardi in armi, c’è chi non riesce a permettersi neanche i libri per studiare. Immaginare un’altra scuola è necessario.” In piazza anche l’Università, queste le parole della coordinatrice di Link Coordinamento Universitario, Arianna D’Archivio: “rivendichiamo un’università libera dal controllo politico, realmente finanziata e al servizio della collettività. Le piazze del 14 novembre esprimono anche una ferma condanna contro il genocidio in corso a Gaza e contro la complicità del governo italiano, che continua a sostenere la guerra e a tacere di fronte ai bombardamenti che colpiscono scuole, ospedali e università.” Infine anche il Fronte della Gioventù Comunista attacca il governo di Giorgia Meloni, queste le parole del segretario del movimento, Daniele Agostini: “ci stanno rubando il futuro. Nella nuova Manovra ci sono 869 milioni di euro di tagli all’istruzione. Mentre le scuole cadono a pezze e gli insegnanti sono tra i meno pagati d’Europa, ci dicono che dobbiamo essere grati se possiamo lavorare gratis con l’alternanza scuola-lavoro, ‘per fare esperienza’. Ma chi pensano di prendere in giro?”

“No Meloni day”: studenti in piazza contro il governo, scontri con la polizia

Migliaia gli studenti scesi in piazza da Nord a Sud per protestare contro il Governo di Giorgia Meloni. Un gruppo di studenti, legato ai collettivi autonomi dei licei, si è presentato davanti al ministero del Merito e dell’Istruzione a Roma, lanciando secchi di vernice sulla facciata, colpendo i poliziotti che presiedevano l’ingresso. Come detto gli studenti sono scesi in piazza da Nord A Sud, con diversi slogan. A Milano, con studenti appartenenti a diverse associazioni, da Cambiare Rotta a Fridays For Future, “Contro il governo dei padroni. Stop genocidio, repressione e riforma Valditara”, a Napoli Contro genocidio, repressione e riarmo”, nella manifestazione che rientra nelle iniziative del “Non Meloni Day”, a Torino, studenti radunati in piazza XVIII dicembre, con in testa i Fridays For Future e poi altri collettivi studenteschi: “Le scuole scendono in piazza contro la guerra,” lo slogan scelto per unire le diverse componenti della protesta.

A Bologna ci sono stati anche dei tafferugli con la polizia, senza però grosse conseguenze, dopo che alcuni ragazzi hanno cercato di bypassare i poliziotti presenti sul Ponte San Donato: “Fateci passare, siete dei servi.” Il loro scopo era quello di arrivare in Fiera dove c’è la assemblea annuale dell’Anci.