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L’omicidio di Alessandro Venier a Gemona: chi era la vittima e il desiderio di cambiare vita

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Omicidio di Alessandro Venier a Gemona: chi era la vittima al centro di un delitto che ha scosso il paese.

L’omicidio di Alessandro Venier ha scosso profondamente la comunità di Gemona del Friuli, comune in Friuli-Venezia Giulia. Alessandro, un uomo di 35 anni con il sogno di una nuova vita, è stato brutalmente ucciso e smembrato nella sua stessa casa. Dietro a questa tragedia si nasconde una storia di speranze spezzate e di un futuro improvvisamente cancellato.

Chi era davvero la vittima?

Omicidio e indagini: la tragica morte di Alessandro Venier

L’omicidio di Alessandro Venier ha profondamente scosso la comunità di Gemona. L’uomo è stato assassinato e smembrato all’interno dell’abitazione che condivideva con la compagna e la madre, entrambe arrestate dopo aver ammesso il loro coinvolgimento. Il corpo è stato occultato in un bidone in cantina e ricoperto di calce viva, probabilmente per evitare la diffusione di cattivi odori. Sono state proprio le due donne, questa mattina intorno alle 10:37, a contattare la centrale Sores tramite il numero unico per le emergenze, il 112. Nel frattempo, il magistrato ha disposto la rimozione dei resti, che sono stati trasferiti al più vicino centro di medicina legale, dove verrà eseguita l’autopsia.

L’omicidio di Alessandro Venier a Gemona: chi era l’uomo ucciso e il suo sogno infranto

Lorena Venier, conosciuta come Lena, madre di Alessandro e proprietaria dell’abitazione, avrebbe cresciuto il figlio da sola dopo che il padre, un uomo di origine egiziana, li avrebbe lasciati poco dopo la sua nascita. Era l’unica della famiglia ad avere un lavoro stabile, essendo infermiera all’ospedale civile della zona Pedemontana. Alessandro si manteneva con impieghi saltuari, mentre la sua compagna, una donna di 30 anni di origine colombiana, prima della gravidanza lavorava come operatrice socio-sanitaria. I tre vivevano insieme con la loro bambina di sei mesi al civico 47 di via dei Lotti, nella borgata di Taboga, vicino alla statale Pontebbana.

Alessandro Venier, 35 anni, era un uomo riservato ma noto ai vicini come persona tranquilla e dedita alla famiglia. Spesso lo si vedeva passeggiare per le vie di Gemona insieme alla compagna e alla loro bambina nata a gennaio. La donna, di origine colombiana, aveva condiviso con Alessandro il progetto di trasferirsi in Colombia, il suo Paese d’origine, dove speravano di costruire una nuova vita.

Il sindaco Roberto Revelant ha confermato che conosceva Alessandro di vista, sapendo del suo lavoro frequente all’estero. Alessandro aveva una vita semplice e un futuro che sembrava finalmente prendere forma, ma il suo percorso è stato tragicamente interrotto da un delitto che ha lasciato senza parole la comunità locale.

“A mia memoria, non è mai successa una cosa del genere qui. È un fatto gravissimo, straziante. Non conoscevo la vittima, mi hanno riferito che lavorava spesso all’estero. Non avendo mai avuto rapporti con questa famiglia, non so nemmeno che relazioni ci fossero tra madre e figlio. La coppia ha una bambina molto piccola, di pochi mesi, che ora ha bisogno di ricostruirsi una vita. Tutta Gemona si stringe attorno a lei. Ce ne stiamo occupando, attraverso i servizi sociali, con la massima attenzione, per garantirle sicurezza e un futuro dignitoso”.

Il movente dell’omicidio resta ancora un mistero, nonostante le ammissioni delle due donne coinvolte.