Gli inquirenti continuano a indagare sul terribile omicidio a Gemona, dove un uomo di 35 anno, Alessandro Venier, è stato ucciso e fatto a pezzi con un’ascia da madre e compagna. Spunta ora un’ipotesi davvero scioccante sul possibile movente.
Omicidio Gemona, Alessandro Venier ucciso e fatto a pezzi da madre e compagna
Gemona, frazione in provincia di Udine, è ancora sotto shock dopo l’omicidio di Alessandro Venier.
Il 35enne è stato infatti prima ucciso e poi tagliato in tre pezzi e nascosto in un bidone pieno di calce dalla madre, Lorena Venier (62 anni), e dalla compagna Marylin Castro Monsalvo (30 anni) da cui ha avuto una figlia, ora di 6 mesi. Le due donne sono già state arrestate ma si continua a indagare al fine di capire cosa le ha spinte a compiere l’omicidio. Ora spunta un’ipotesi davvero choc.
Omicidio Gemona, Alessandro Venier ucciso e fatto a pezzi: spunta un’ipotesi choc sul movente
Dalle indagini degli inquirenti è emerso un quadro famigliare di forte disagio. Litigi, urla e rimproveri erano infatti all’ordine del giorno e, secondo quando si apprende, Alessandro Venier era considerato un peso. Su La Repubblica si parla del fatto che, la sera dell’omicidio, il 35enne avesse promesso di preparare la cena per poi dimenticarsene. A quel punto la madre lo avrebbe rimproverato e sarebbe sfociata la lite. Al momento però su cosa sia successo dopo non c’è certezza, si è parlato di un tentativo da parte delle due donne (la madre caposala in ospedale e la compagna operatrice socio-sanitaria che era però in cura in un centro di salute mentale dopo il parto per depressione) abbiano cercato di sedarlo usando i farmaci prescritti proprio alla compagna. A uccidere Alessandro sarebbe stata proprio una dose eccessiva di farmaci. Un’altra ipotesi è che invece le due donne lo abbiano sedato al fine di ucciderlo e poi farlo a pezzi con l’ascia. L’autopsia chiarirà ogni dubbio. La bambina è stata affidata ai servizi sociali.