Non si placa il dolore e la rabbia della famiglia di Paolo Mendico, il 14enne morto suicida il primo giorno di scuola nella sua abitazione di Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina. Queste le parole del padre dopo la relazione da parte degli ispettori.
Suicidio Paolo Mendico: la relazione degli ispettori
Sono passati tre mesi dalla morte di Paolo Mendico, il 14enne che si è tolto la vita nella sua cameretta a Santi Cosma e Damiano (Latina) il primo giorno di scuola. Secondo la relazione degli ispettori ministeriali, emersa a seguito degli accertamenti effettuati nella scuola frequentata da Paolo, sarebbero mancati protocolli efficaci antibullismo e provvedimenti adeguati al fine di fermare i comportamenti aggressivi e offensivi verso il 14enne. Sul tavolo ci sono tre provvedimenti disciplinari nei confronti nei confronti della dirigente scolastica, della vicepreside e della responsabile di plesso. Ricordiamo che sul caso sta indagando anche la Procura di Cassino, che ha aperto un fascicolo contro ignoti, mentre la Procura per i Minorenni sta valutando la posizione di quattro compagni di classe di Paolo.
Suicidio Paolo Mendico: lo sfogo del papà dopo la relazione degli ispettori
Giuseppe Mendico, papà di Paolo, ha espresso tutta la sua rabbia dopo la relazione degli ispettori ministeriali: “le insegnanti di Paolo sono delle grandissime bugiarde. Quello che abbiamo sempre detto io e mia moglie oggi è scritto dagli ispettori. Dicono la verità. Ma la classe di Paolo non era ‘quasi aggressiva’ come è stato definito: era aggressiva. Mio figlio è stato sbattuto al muro. Questo cos’è, se non aggressività”. Sul primo Natale senza Paolo, queste le parole al Corriere della Sera da parte di Giuseppe Mendico: “nostro figlio avrebbe compiuto 15 anni il 26 dicembre. Non ci sono state candeline da spegnere, per noi non c’è stata festa, potete immaginare il nostro stato d’animo, quello della madre. Stiamo da schifo ma andiamo avanti per Paolo perché crediamo che la verità verrà a galla prima o poi.“