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Primario Michieletti arrestato: le testimonianze choc delle vittime scuotono l’ospedale di Piacenza

primario piacenza michieletti

Dopo l’arresto per violenza sessuale, emergono nuove accuse contro l’ex primario Michieletti: colleghi denunciano anni di silenzi e vessazioni.

L’arresto di Emanuele Michieletti, ex primario di radiologia dell’ospedale di Piacenza, con l’accusa di violenza sessuale, ha scosso in profondità l’ambiente sanitario locale. A pochi giorni dalla notizia, stanno emergendo nuove testimonianze da parte di colleghi e colleghe che, per anni, avrebbero taciuto episodi di molestie, abusi verbali e atteggiamenti intimidatori. Un silenzio rotto solo ora, come se l’inchiesta avesse finalmente fatto cadere il muro di omertà.

Arrestato per abusi, licenziato il primario Michieletti: un dettaglio non passa inosservato

Emanuele Michieletti, primario del reparto di radiologia dell’ospedale di Piacenza, è stato licenziato per giusta causa a seguito di una delibera aziendale. L’ex primario è accusato di violenza sessuale aggravata e atti persecutori nei confronti di dottoresse e infermiere. La notizia è stata confermata dalla direttrice generale dell’Ausl di Piacenza, Paola Bardasi, durante un incontro con i giornalisti.

Come riportato da Libertà, però, da mesi, Emanuele Michieletti aveva visto ridursi il suo ruolo. Fino all’autunno 2024 era anche direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini. Tra ottobre e novembre dello stesso anno, aveva cessato questo incarico di prestigio, mantenendo solo la direzione del reparto di Radiologia, uno dei cinque sotto il Dipartimento, poi affidato al dottor Giuseppe Marchesi. Dopo il licenziamento di Michieletti, Marchesi ha preso in carico anche la direzione del Dipartimento.

Il ridimensionamento di Michieletti, avvenuto sette mesi prima del suo arresto e licenziamento, ha suscitato dubbi. La consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Sara Soresi, ha chiesto all’Ausl di chiarire la situazione e di fornire gli atti, sottolineando che non è chiaro se il cambiamento di ruolo sia stato una sostituzione o dovuto a dimissioni volontarie.

“Aveva un harem”, parlano le vittime del primario di Piacenza Michieletti

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, alcuni operatori sanitari hanno raccontato che Michieletti esercitava un controllo capillare sul reparto, comportandosi come un “padre-padrone” e abusando del proprio ruolo per molestare infermiere e dottoresse. Gli abusi, secondo le testimonianze, sarebbero proseguiti per anni, grazie anche alla protezione di cui godeva ai livelli più alti e al sostegno di alcune collaboratrici fedeli.

“Ho subito più volte molestie, ma mi sono ribellata. Lui si sentiva intoccabile, aveva un harem, aveva raccontato a Libertà una dipendente.

Tra le testimonianze raccolte, alcuni operatori hanno descritto il clima di terrore instaurato da Michieletti all’interno del reparto. Secondo loro, comportamenti inaccettabili erano diventati la norma a Piacenza: dagli abusi fisici, come le mani sotto i vestiti, a ritorsioni sottili ma sistematiche, come esclusioni dai turni o spostamenti punitivi nei gruppi di lavoro.

Le indagini avrebbero documentato almeno 32 episodi di violenza o molestia in soli 45 giorni di intercettazioni audio e video, con almeno una decina di vittime accertate. Il primo episodio noto risalirebbe a circa quindici anni fa, segno di un comportamento predatorio protratto nel tempo e mai fermato.

Michieletti ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l’udienza dinanzi al gip di Piacenza. La decisione di procedere al licenziamento è stata presa in attesa della lettura degli atti di accusa nell’ambito dell’indagine condotta dalla procura di Piacenza.