Paziente ridotto a invalidità permanente: condannato un medico

Paziente con due invalidità permanenti perché gli viene ritardata la visita: condannato medico di base.

Un medico di base è stato condannato a 9 mesi di reclusione per aver portato un suo paziente a raggiungere la condizione di “invalidità permanente”.

Medico condannato a 9 mesi di carcere

Un medico della ASST dei Sette Laghi si è visto infliggere una condanna di nove mesi di reclusione dal Tribunale. Il motivo? Aver contribuito a rendere la condizione di un paziente a “invalidità permanente”.

Nello specifico, si tratta del caso di un 50enne di Lodi che, era uscito dal pronto soccorso con la prescrizione per una risonanza magnetica nucleare. Era da fare «entro sette giorni», ma il medico di base incriminato, invece, gli avrebbe fatto l’impegnativa per una visita neurologica non urgente “entro 120 giorni”.

La ricostruzione della vicenda

Insomma, il camice bianco aveva giudicato le condizioni del paziente non così gravi. Invece l’uomo era dovuto correre all’ospedale di Cremona per un ricovero d’urgenza riportando, alla fine, due invalidità permanenti.

Dal malore scaturito da quella prescrizione, infatti, erano discese due invalidità molto serie che «comprometteranno per sempre la sua qualità di vita» – queste le parole della Corte. E per il Pm se quell’uomo fosse stato operato subito avrebbe potuto recuperare la piena funzionalità, mentre con ulteriori ritardi, sarebbe rimasto costretto sulla sedia a rotelle.