Roma, 19 set. (Adnkronos) – Come è la situazione nella minoranza? "A parte che io non mi sono mai sentito minoranza di niente, abbiamo il vantaggio a militare nel Partito Democratico che è un partito davvero libero e aperto, per me è un grande valore. Non si torna a correnti e correntine di prima. C'è una grande area politica, riformista.
Che peraltro incide parecchio perché se andate a vedere la rappresentanza chi si candida alla guida nelle regioni, ed è successo in tanti comuni, ha una certa impronta". Lo dice Stefano Bonaccini a margine di Fenix.
"Nessuno si è messo mai a giocare di bandierina, ma vuol dire avere una rappresentanza anche di classe dirigente molto forte. Le liste saranno piene di tantissimi candidati e candidate che potremmo chiamare riformisti o riformiste".
"Mi pare che sulla costruzione delle alleanze siamo tutti d'accordo, perché i primi a volere alleanze, ovviamente se condivise nel programma, le più larghe possibili, sono quelli che si candidano alla guida delle istituzioni e il Partito Democratico nei territori. Se stiamo alle prospettive, io credo che sarebbe abbastanza deleterio andare a discutere di noi mentre si vota da qui a novembre in sette regioni che complessivamente valgono oltre un terzo degli aventi diritto nel paese, che quindi è un test nazionale. Le somme si tireranno dopo le ultime tre regionali di novembre".