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Pecoraro Scanio: il 2026 sia l'anno della lotta a spopolamento borghi

Roma, 29 dic. (askanews) – “Il 2026 deve diventare l’anno della lotta allo spopolamento dei piccoli borghi e delle aree interne del nostro Paese. Un anno di azioni concrete per evitare l’estinzione di migliaia di piccoli centri abitati, soprattutto nelle zone collinari e montane”: lo ha dichiarato in un video Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde ed ex ministro dell’Ambiente e delle Politiche Agricole.

“Siamo di fronte a una vera emergenza nazionale – prosegue Pecoraro Scanio – che va affrontata anche sostenendo i prodotti agroalimentari tradizionali, realizzati in larga parte dalle piccole comunità locali: agricoltori, produttori e operatori che mantengono vivo il presidio del territorio”.

Secondo il presidente di UniVerde, la tutela dei borghi e delle aree interne rappresenta una priorità non solo economica, ma anche ambientale, sociale e culturale. “Parliamo delle radici e dell’identità del nostro Paese. Mentre si discute di identità nazionale, rischiamo di assistere alla scomparsa silenziosa di migliaia di piccoli centri, con conseguenze gravissime anche sul piano del rischio idrogeologico e con costi elevatissimi per la collettività”, ha affermato.

“È necessario incentivare subito tutte le azioni a sostegno dei piccoli borghi e delle aree interne – conclude Pecoraro Scanio -. Il Governo dia un segnale chiaro e concreto, facendo del 2026 l’anno dell’azione a tutela di queste comunità, fondamentali per il futuro dell’Italia”.