Il leader delle sardine, intervistato dall’Adkronos, ha confessato che in un momento delicato come quello attuale (a causa dell’emergenza coronavirus), non avrebbe mai voluto essere al posto di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Infatti, secondo Mattia Santori, “sta venendo fuori il patetismo di chi ha sempre cercato di fare campagna elettorale”. Tutto ciò farebbe fare ai due leader una particolare figura: “quella dei patetici“, attacca Santori.
Coronavirus, sardine contro Salvini-Meloni
“Io non vorrei mai essere in Meloni e Salvini in questo momento – ha confessato il leader delle sardine – perché sta venendo fuori il patetismo di chi ha sempre cercato di fare campagna elettorale, con temi molto facili contro il governo, e nel momento in cui il governo affronta un emergenza nazionale, fanno questa figura, quella dei patetici“. Un attacco durissimo contro i due leader del centrodestra impegnati di fronte all’emergenza a collaborare per dare il loro contributo.
Poi, Santori si sarebbe rivolto soltanto al leader della Lega: “Se chiedi l’apertura del parlamento – come aveva detto Salvini – e sei il più grande assenteista del parlamento europeo della storia, viene fuori il tuo patetismo”. Il tutto, sottolinea Santori, “nel momento in cui i tuoi alleati europei, Orban e gli altri sovranisti, ti rubano i dispositivi sanitari che devono arrivare nel tuo territorio, perché sono più sovranisti di te”.
E ancora, il patetismo di Salvini emerge secondo Santori, “nel momento in cui il fondo salva stati, il Mes, che tu hai denunciato, viene a salvare anche te che non vuoi essere salvato”.
Infine Santori avrebbe attaccato anche l’Europa, colpevole di essere ingabbiata dal sovranismo. “L’Europa, come comunità, ha i bastoni tra le ruote – ha detto -, da parte di chi preferisce fare da solo, di chi chiude le frontiere e cerca i propri vantaggi”.