Regolarizzazione migranti, Viminale: "Abbiamo trovato un accordo"

L'esecutivo ha raggiunto un accordo sulla regolarizzazione dei migranti: il Viminale ha pronto il testo.

Dopo i dissidi dei giorni precedenti causati soprattutto dai malumori del Movimento Cinque Stelle, il governo ha raggiunto un accordo sulla regolarizzazione dei migranti, capitolo che verrà inserito all’interno del Decreto Rilancio.

Ad annunciarlo sono state fonti del Viminale parlando di una sintesi raggiunta per rispondere alle esigenze di sicurezza e alle richieste del mondo produttivo.

Trovato l’accordo sulla regolarizzazione dei migranti

Questo infatti quanto dichiarato: “Il testo concordato del provvedimento sull’emersione del lavoro in agricoltura e nel settore del lavoro domestico è pronto“. Già nella mattinata il Premier Conte aveva comunicato che un’intesa sul provvedimento sarebbe stata presto raggiunta dopo il confronto avuto con le delegazioni del governo nella serata di domenica 10 maggio.

E che sarebbe servita soltanto una traduzione sul piano tecnico-giuridico da parte del Ministero dell’Interno.

Ora quest’ultimo passaggio sembra esserci stato nonostante il contenuto del testo sia sostanzialmente identico a quello su cui i grillini avevano mosso obiezioni. Esso prevede infatti permessi temporanei della durata di sei mesi per immigrati già presenti sul territorio nazionale. Questi verrebbero impiegati come lavoratori stagionali in agricoltura o come badanti e colf.

Prevedrebbe anche che al datore di lavoro spetti il compito di autodenunciare situazioni irregolari in cambio dell’immunità penale. Punto su cui il M5S si era dimostrato contrario ma che sembra essere ancora oggetto del provvedimento.

Il datore di lavoro potrà regolarizzare un lavoratore pagando all’Inps un contributo di 400 euro. A beneficiare di questa misura potranno essere italiani e stranieri che dimostrino di essere stati presenti in Italia prima dell’8 marzo e di non essere destinatari di provvedimenti di espulsione.