Berlusconi: "Unità e dialogo per risollevarci come dopo la guerra"

Berlusconi vuole unità dialogo per risollevare l'Italia come nel dopo guerra: "Occorre lavorare insieme".

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in una lettera inviata e pubblicata dal Corriere della Sera, ha precisato il suo punto di vista e quello del suo partito in merito alla gestione dell’emergenza coronavirus.

Gli azzurri, infatti, sono sembrati nell’ultimo periodo l’unica forza di opposizione disposta al dialogo con la maggioranza, anche su questioni molto divisive come quella del Mes. È la coesione, secondo Berlusconi, l’arma vincente per il bene dell’Italia: “Le forze vive devono sedersi a un tavolo per un progetto comune. Serve un nuovo rapporto tra governo, imprese dell’economia reale e della finanza, istituzioni, società civile. Possiamo non chiamarlo, come pure è stato suggerito, bisogno di un nuovo contratto sociale, ma anche in questa prospettiva serve procedere ad un confronto ordinato e dar vita ad un dialogo costruttivo.

Ora – conclude Berlusconi- unità e dialogo costruttivo per risollevarci come dopo la guerra“.

Berlusconi: “Serve unità e dialogo per risollevarci”

Nella lettera dell’ex premier si legge anche che ciò che servirebbe ora è “un grande scatto, come quello che consentì all’Italia di risollevarsi nel Dopoguerra, di passare in 10 anni dalla condizione di Paese sconfitto e distrutto, a quella di potenza industriale fra i fondatori dell’Europa unita”. Pertanto oggi come ieri, questa assunzione di responsabilità, in un “dialogo costruttivo”, scrive il leader di FI nella lettera, “riguarda tutte le forze vive del Paese”, il quale “deve essere unito, mettere insieme le migliori energie per sedersi intorno a un tavolo e costruire un progetto comune che guardi al futuro, alla rinascita”.

Proprio come “nell’impegno comune per un nuovo inizio” che ha “sollecitato ieri il Capo dello Stato”.

Berlusconi dice anche: Noi ci siamo, come sempre quando è in gioco l’interesse nazionale, il futuro di questo Paese per mettere a disposizione la nostra cultura di governo e di impresa, la nostra esperienza, la nostra competenza, virtù queste in genere troppo sottovalutate in politica negli ultimi anni ma che oggi si dimostrano assolutamente necessarie nell’emergenza sanitaria ed economica”.

Parole poi di apprezzamento anche per il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, che ha anche lui espresso un desiderio di unità: “Mi rallegra che si sia detto disponibile a questo sforzo comune. Uno sforzo, tuttavia che non ha nulla a che fare con le maggioranze di governo, con gli schieramenti, con le alleanze politiche. Noi siamo e rimarremo orgogliosamente all’opposizione di un governo con il quale siamo incompatibili e che non smettiamo di considerare inadeguato”.