Coronavirus, Santanché: "Chiudere le discoteche è da talebani"

Coronavirus, discoteche chiuse: la Santanché non ci sta e vuole tenere aperto il suo Twiga. "Nel mio locale rispetteremo tutti i protocolli".

Discoteche chiuse per colpa del Coronavirus, di nuovo, la Santanché però non è assolutamente d’accordo e si discosta dal giro di vite del Governo Conte.

Proprietaria del Twiga, famosissimo locale notturno in Versilia, durante un’intervista per La Stampa ha dichiarato la sua intenzione di voler tenere aperto.

Coronavirus e discoteche chiuse: Santanché si oppone

“Io tengo aperto per far socializzare i giovani e per consentire loro di bere qualcosa. Sono i talebani che vietavano il ballo perché era sporco, consumistico e cattivo”, ha detto Daniela Santanché,Se gli italiani sono contenti che oggi tolgono il ballo, domani il canto, poi il voto, io non lo sono, non è normale, è pazzesco limitare le libertà personali senza evidenze scientifiche”.

La senatrice di Fratelli d’Italia non ci sta e ha affermato che secondo lei Giuseppe Conte non farà nulla per gli imprenditori nel settore.

Mi stupisco che venga detto che il Governo ha chiuso le discoteche. Il governo non ha chiuso le discoteche, ha solo sospeso le attività di ballo”, ha detto in collegamento con Agorà, trasmissione su Rai 3, “Non ha avuto il coraggio di chiudere le discoteche e ha dato tutte le responsabilità ai gestori”.

Daniela Santanché: “Occupiamoci dell’1%”

La senatrice aveva pubblicato su Twitter un video che la ritraeva intenta a ballare al Twiga, post che ha scatenato diverse polemiche.

“La chiusura delle discoteche è una fake news. Poi attaccano me che ballavo, ma era l’ultimo ballo dell’estate 2020”, ha dichiarato. Il 99% dei contagi non viene ospedalizzato perché non hanno sintomi, chi sono i malati?”, ha proseguito la Santanché, “Occupiamoci di questo un per cento: sono italiani che tornano dall’estero e clandestini con il Covid che scorrazzano per l’Italia perché scappano dagli hotspot”.