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Discoteche chiuse, il sindacato dei gestori annuncia il ricorso al Tar

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Il Silb Fipe, il sindacato delle imprese di intrattenimento del ballo e dello spettacolo ricorrerà al Tar per la riapertura delle attività.

I gestori delle discoteche e delle sale da ballo non ci stanno. In seguito alla decisione di tenere le discoteche chiuse, il Silb Fipe, il sindacato di categoria, ha annunciato che farà ricorso al Tar. La richiesta è la riapertura delle imprese, inoltre, sono state chieste le compensazioni con Cassa integrazione e Iva al 4%. Il fatturato a rischio potrebbe ammontare a oltre 4 miliardi di euro. La volontà di procedere con il ricorso al Tar, è stata annunciata dal presidente del Silb Fipe Maurizio Pasca in occasione del direttivo nazionale del sindacato.

Discoteche chiuse, prossimo il ricorso al Tar

La chiusura delle discoteche e delle sale da ballo, desta non poca preoccupazione per tutti i gestori delle attività che si ritrovano nuovamente a far fronte ad una nuova crisi causata dall’aumento della curva dei contagi al Coronavirus. Il problema però, non è solo legato al calo di fatturato, ma anche alla disoccupazione. Molti lavoratori verranno infatti o licenziati o messi in cassa integrazione. Per quanto riguarda il calo di fatturato, è stata richiesta l’Iva al 4% per far fronte ai 4 miliardi di Euro a rischio.

Si temono feste abusive

Ora veniamo ad un altro tasto dolente. Il Silb Fipe, l’associazione di categoria delle imprese di intrattenimento da ballo e dello spettacolo ha previsto il fiorire delle feste abusive e organizzate senza nessun controllo sanitario e delle autorità. Un problema non da poco che potrebbe alimentare in ogni caso nuovi contagi e che potrebbe fare la gioia di società poco raccomandabili. A questo proposito Daniela Santanché, politico e imprenditrice, ha annunciato che non ha nessuna intenzione di chiudere la sua discoteca.