Bella Ciao a scuola, il PD la vuole nel programma didattico

La canzone Bella Ciao a scuola, nel programma didattico. Il Partito Democratico propone una legge in merito, come parte della storia italiana.

Il Partito Democratico vuole Bella Ciao a scuola, lo ha espresso tramite una proposta di legge che vuole il riconoscimento della canzone “quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita de dello sviluppo della Repubblica”.


Scuola, Bella Ciao nel programma

Piero Fassino, Michele Anzaldi, Stefania Pezzopane e Prestipino, deputati del PD, hanno presentato a Montecitorio la proposta di legge su Bella Ciao, appena licenziata dalla commissione per l’approdo in Aula.

Secondo questa, la canzone verrebbe inserita nel programma scolastico dall’anno 2020/2021 nelle scuole di ogni ordine e grado.

L’ambito sarà quello delle attività didattiche finalizzate allo studio della seconda guerra mondiale ed al periodo storico della Resistenza, come della lotta partigiana. “I temi assoluti della lotta all’oppressione e del valore della democrazia hanno fatto in modo che essa diventasse un inno facilmente condivisibile da parte di diversi movimenti popolari in tutto il mondo”, si legge nella proposta.

Bella Ciao, un inno condivisibile

“Bella ciao è un inno facilmente condivisibile e non è espressione di una singola parte politica, visto che che tutte le forze politiche possono ugualmente riconoscersi negli ideali universali ai quali si ispira la canzone”, prosegue il testo di presentazione. All’articolo 1 della proposta, che potrebbe diventare legge, si fa riferimento al fatto che Bella Ciao potrebbe diventare un secondo inno nazionale italiano. “La canzone Bella ciao è eseguita, dopo l’inno nazionale, in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo”, questo quanto riporta il testo.