Renzi: “PD non ha detto cose diverse dalle nostre”

Il Leader di Italia Viva Matteo Renzi si è rivolto al PD dichiarando che non avevano detto cose diverse dalle loro.

“Le cose che ha detto Zingaretti non sono molto diverse da quelle che diciamo noi.

Nell’ultimo mese sono stato accusato di tutto, è facile attaccare il mio carattere o la mia immagine, ma sulla scelta politica il giudizio che Zingaretti ha dato del governo è come il mio”. A dirlo l’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi che nel corso della trasmissione Titolo V in onda su Rai3 si è rivolto con parole dure verso il Partito Democratico.

L’ex premier ha inoltre parlato di cosa lo abbia portato alla dimissioni delle due ministre di ltalia Viva.

Renzi ha poi fatto sapere che Italia Viva si asterrà dal dare la fiducia a Conte. “Noi ovviamente non possiamo votare la fiducia a Conte. Ma dipende da quello che dirà. Se porterà dei progetti, porteremo rispetto e ci asterremo”.

Renzi attacca il PD

“Chi vuole rompere? Ma vi sembra normale che a luglio noi abbiamo chiesto una discussione sul Recovery Plan e non ci risponde nessuno? Abbiamo chiesto di parlare di scuola, di sanità… Io ho spesso fatto polemica e sono stato considerato irresponsabile”, Matteo Renzi durante la trasmissione Titolo V su Rai 3 non ha esitato ad esprimersi con parole dirette parlando di quali siano state le responsabilità di questa crisi di governo in atto.

Il Leader di Italia Viva ha poi specificato che il suo partito è sempre stato attento al dialogo: “Abbiamo sempre detto di essere disponibili a discutere, perché secondo noi la situazione nel Paese è gravissima. Davanti ai primati negativi del nostro Paese c’è chi dice che andrà tutto bene. Non è così, allora cambiamo. Noi abbiamo delle proposte, su sanità, scuola e trasporti.

Il punto è ora se gli altri vogliono discutere con noi”. Renzi ha fatto un bilancio della gestione dell’emergenza da parte del Commissario Arcuri:”Le mascherine, i tamponi, i vaccini… Fa tutto Arcuri in questo Paese, sembra Superman. Sarebbe meglio che ci fossero più uffici commissariali controllati con trasparenza dai cittadini”.