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Secondo un recente sondaggio, quasi tre banche su quattro hanno inasprito i criteri di concessione del credito, sia per le imprese sia per i privati. Una scelta che rispecchia la crescente cautela degli istituti di credito di fronte ai rischi di insolvenza e all’instabilità economica di aziende e consumatori.
L’inasprimento dei requisiti non è casuale. Le banche stanno puntando a ridurre il rischio di prestiti non rimborsati, valutando con maggiore attenzione la solidità finanziaria dei richiedenti. Per le imprese, questo significa presentare una documentazione completa e garanzie certe; per i privati, significa dimostrare un reddito stabile e la capacità di far fronte a eventuali debiti pregressi. In sostanza, e sempre più spesso, ottenere un prestito non dipende più solo dalla buona volontà della banca, ma da una valutazione più rigorosa e metodica del merito creditizio.
Valutazione dei prestiti in banca
Quando si presenta una richiesta, gli istituti di credito analizzano diversi elementi:
- Affidabilità creditizia: controllando la presenza di ritardi nei pagamenti o di segnalazioni nei sistemi di informazioni creditizie (SIC)
- Reddito e sostenibilità del debito: la rata del prestito non dovrebbe superare il 30-35% del reddito mensile netto
- Stabilità lavorativa: contratti a tempo indeterminato e posizioni stabili sono favoriti; contratti temporanei o lavori precari riducono le possibilità di ottenere il finanziamento
- Documentazione completa: busta paga, dichiarazioni dei redditi e documenti fiscali sono essenziali per valutare la capacità di rimborso.
Così, le cause più comuni di rifiuto includono un reddito insufficiente, debiti pregressi, documentazione incompleta o segnalazioni negative nei SIC. In questi casi, è consigliabile chiedere spiegazioni dettagliate alla banca e valutare soluzioni alternative, come la presenza di un garante o la riduzione dei debiti in corso.
La selettività bancaria
Secondo l’Indagine sul credito bancario condotta dalla Banca d’Italia nel luglio 2024, le banche italiane hanno continuato a inasprire i criteri di concessione dei prestiti. In particolare, le condizioni di offerta sono state giudicate più restrittive, con un indice di diffusione positivo che indica un irrigidimento dell’offerta di credito. Il trend è stato influenzato da fattori quali l’aumento dei tassi di interesse e la percezione di un maggiore rischio di credito. Per quanto riguarda le famiglie, l’indagine ha evidenziato che le banche hanno registrato una domanda di mutui in flessione, con un indice di diffusione negativo che indica una contrazione della domanda. Infine, il Rapporto sulla stabilità finanziariadella Banca d’Italia ha riportato che, nel secondo semestre del 2024, il tasso di deterioramento dei prestiti alle imprese è aumentato al 3,2%, rispetto al 2,7% del primo semestre. Questo incremento è stato attribuito a fattori quali l’indebolimento del quadro macroeconomico e l’aumento dei costi di finanziamento.
Dati che confermano una tendenza generale verso una maggiore selettività da parte delle banche italiane nella concessione di credito, sia alle imprese sia alle famiglie.
La cessione del quinto: un’alternativa accessibile
In un contesto di credito sempre più selettivo, la cessione del quinto dello stipendio si conferma una soluzione alternativa interessante. Si tratta di un prestito personale rimborsato direttamente tramite trattenuta sulla busta paga o sulla pensione, senza bisogno di garante.
Possono accedervi dipendenti pubblici e privati con contratto a tempo indeterminato e pensionati, a patto che l’età e il reddito siano compatibili con la durata del finanziamento. La cessione del quinto ha il vantaggio di essere concessa anche a chi ha avuto problemi di solvibilità o segnalazioni negative nei sistemi creditizi, offrendo maggiore sicurezza alle banche grazie al rimborso automatico e alla garanzia del reddito fisso, come confermato dagli esperti di prestitiecessionedelquinto.com
Inoltre, i tassi di interesse possono risultare più competitivi rispetto ai prestiti tradizionali e il piano di rimborso è chiaro e stabile, rendendo la cessione del quinto una soluzione affidabile per chi fatica a ottenere credito. La prudenza delle banche rende necessario un approccio più consapevole da parte dei richiedenti: tenere sotto controllo il proprio livello di indebitamento, mantenere una buona affidabilità creditizia e presentare documentazione completa sono condizioni imprescindibili per ottenere finanziamenti.
Per chi cerca un’alternativa sicura, la cessione del quinto rappresenta una soluzione concreta: accessibile anche a chi ha avuto rifiuti precedenti, garantita dal reddito fisso e con un rimborso automatico, è oggi uno degli strumenti più affidabili per chi ha bisogno di credito.