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Guerra in Ucraina, duro attacco di Vladimir Putin all’Occidente: "Europei porcellini"

Putin UE

Putin critica e attacca l’UE per bloccare i negoziati e prepara Mosca a estendere il conflitto in Ucraina. Le ultime novità sul conflitto.

Il conflitto in Ucraina continua a generare tensioni tra Mosca, l’UE e gli Stati Uniti, tra accuse reciproche, preparativi militari e negoziati complicati. La Russia di Putin denuncia l’ostilità di Europa e America, mentre l’Ucraina avverte di un’escalation imminente, con il rischio di un ulteriore prolungamento delle ostilità.

Guerra in Ucraina, tensioni tra Mosca e l’Occidente: accuse e previsioni

Sul fronte militare, le autorità ucraine stimano che la Russia abbia aumentato le proprie forze fino a 710.000 unità, confermando, secondo Zelensky, l’intenzione di intensificare le operazioni nel 2025. Il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, ha aggiunto che altri 410.000 soldati sono stati arruolati su base contrattuale, senza smentire l’ipotesi di un’escalation, a meno che non venga raggiunto un accordo di pace ritenuto accettabile da Mosca.

Parallelamente, il Cremlino ha avvertito Washington riguardo a eventuali nuove sanzioni sul settore energetico, considerate un ostacolo alle relazioni bilaterali e alla risoluzione del conflitto. Putin ha ribadito che l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina, ma ha espresso la convinzione che, nel tempo, anche gli europei saranno spinti a riprendere il dialogo con Mosca, grazie al rafforzamento della posizione russa o a un possibile rinnovamento delle élite politiche del continente.

“Europei porcellini”. Putin attacca l’UE, poi l’annuncio preoccupante

Vladimir Putin ha attaccato duramente i Paesi europei, descrivendoli come dei “porcellini” che hanno seguito ciecamente la linea americana di Joe Biden nella convinzione che la Russia sarebbe destinata a crollare, sperando di trarne vantaggi. Secondo il presidente russo, l’Unione Europea starebbe ostacolando un possibile accordo di pace, mentre Mosca sostiene che Donald Trump favorisca una “agenda costruttiva”.

In netto contrasto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avverte che la Russia si sta preparando a prolungare il conflitto per un altro anno, con l’obiettivo di distruggere l’Ucraina e legittimare l’appropriazione dei territori contesi. Il Cremlino ha inoltre comunicato che, per la settimana in corso, non è prevista una visita dell’inviato statunitense Steve Witkoff, rimandando a ulteriori confronti con gli Usa per valutare i risultati dei colloqui con Kiev e Bruxelles, pur sottolineando che la partecipazione europea non garantisce sviluppi positivi.