Roma, 24 ott (Adnkronos) – "La Rai, servizio pubblico finanziato dai cittadini, ha il dovere di garantire pluralismo, libertà d’espressione e accesso all’informazione. Per la seconda volta assistiamo alla mancata messa in onda del documentario No Other Land, previsto su Rai 3 il 7 e il 21 ottobre scorsi e cancellato all’ultimo momento senza spiegazioni. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione in Vigilanza Rai”.
Lo dicono i parlamentari del Pd in n commissione di Vigilanza Rai, unitamente alla deputata dem Laura Boldrini.
"Il film, vincitore del premio Oscar come miglior documentario racconta la resistenza della comunità palestinese di Masafer Yatta contro l’occupazione israeliana e rappresenta una testimonianza di grande valore umano e politico. È inaccettabile che una produzione di tale rilievo venga esclusa dal palinsesto per motivazioni che, a oggi, restano oscure -spiegano gli esponenti Pd-. Ancora più gravi appaiono le parole del direttore Cinema e serie TV Rai, Adriano De Maio, secondo cui la messa in onda sarebbe stata rinviata per non ‘incrinare il clima di speranza per la pace’. Un’affermazione che suona come un tentativo di censura preventiva e un’ingerenza politica inammissibile. La pace non si costruisce nascondendo la verità o impedendo la diffusione di opere che raccontano la sofferenza dei popoli”.
“Ci aspettiamo dalla Rai chiarezza sulle ragioni di questa decisione e la conferma della nuova data di trasmissione annunciata per il 15 novembre. Il servizio pubblico deve tornare a essere presidio di libertà e di pluralismo, non strumento di oscurantismo e autocensura”, concludono.