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Referendum 8-9 giugno: quali sono i compensi per scrutatori e presidenti di seggio?

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Dettagli su referendum compenso scrutatori presidenti: cifre aggiornate, differenze tra singola e doppia consultazione, requisiti richiesti e scadenze per candidarsi nei vari comuni italiani.

Non è solo una questione di civiltà democratica. Partecipare a un referendum come scrutatore o presidente di seggio significa anche, semplicemente, lavorare. E quindi essere pagati. L’8 e 9 giugno si vota su cinque quesiti delicati — cittadinanza, lavoro e diritti — ma per chi sarà chiamato ai seggi c’è un aspetto pratico da non sottovalutare: il compenso.

Referendum compenso scrutatori presidenti: cosa dice la legge

Partiamo dagli scrutatori. Il compenso base è di 104 euro. A questo, si aggiungono 22 euro per ciascun quesito oltre il primo. Cinque quesiti, quindi: 192 euro in tutto. Ma non finisce qui. In quei comuni dove, insieme al referendum, si vota anche per le amministrative? Il totale arriva a 208 euro. Non è poco, considerando che si tratta di due giorni — spesso lunghissimi — tra schede, verbali, e attese infinite.

Passiamo ai presidenti di seggio. Il loro lavoro è ancora più impegnativo, quindi più retribuito. Si parte da 262 euro per chi lavora solo al referendum. Se c’è anche una consultazione locale, il compenso sale a 282 euro. E tutto esentasse. Soldi puliti, si direbbe. Ah, e se lavori normalmente in quei giorni? Hai diritto al riposo compensativo. Uno per ogni giornata di seggio che coincide con una tua giornata lavorativa. Senza perdere un euro.

Referendum: requisiti, scadenze e come candidarsi

Chi può candidarsi? Solo cittadini italiani, maggiorenni e iscritti agli albi comunali. Per fare il presidente di seggio, serve almeno un diploma superiore. Tutto abbastanza semplice, ma occhio alle scadenze. Non sono uguali ovunque. A Roma, per esempio, c’è tempo fino al 12 maggio per gli scrutatori, fino al 4 giugno per i presidenti. A Milano, si può dare disponibilità fino al 5 giugno. E bisogna essere veloci: i posti non sono infiniti.

Insomma, se volete partecipare alla vita pubblica — e guadagnare qualcosa — questa è un’occasione. Faticosa? Un po’. Ma anche utile. E forse, pure interessante.