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Il cantante R&B R. Kelly, noto non solo per il suo successo musicale ma anche per le controversie legate a gravi accuse di reati sessuali, è stato recentemente ricoverato in ospedale a causa di un’overdose in carcere. Questo episodio ha riacceso il dibattito sulle condizioni di detenzione e sulle responsabilità del sistema penitenziario. Mentre i suoi legali hanno fornito la loro versione dei fatti, la vicenda solleva interrogativi importanti.
Le condanne di R. Kelly: un passato giudiziario segnato da reati sessuali
R. Kelly è stato condannato tre anni fa a Brooklyn per vari crimini di natura sessuale, mentre nel 2023 ha ricevuto un’ulteriore condanna a Chicago per abusi su minori, basata su un video che lo mostrava mentre molestava una ragazza di 14 anni, sua figlioccia. Quarantacinque testimoni contro di lui, lo hanno descritto come un uomo che adescava minori con i suoi soldi e la sua celebrità.
In una decisione favorevole alla difesa, il giudice di Chicago ha stabilito che la nuova pena di 20 anni venga scontata in concomitanza con i 30 anni già inflitti, evitando così un accumulo di pene. Questa sentenza ha avuto un impatto significativo sul computo complessivo della detenzione di R. Kelly.
“Siamo delusi dalla decisione ma la nostra battaglia è lungi dall’essere finita“, avevano dichiarato i legali della star dopo la lettura della sentenza.
Ricoverato per overdose R. Kelly: accuse pesanti contro il carcere
Il suo team legale ha detto che Kelly si era lamentato per mesi di una gamba gonfia, un problema che era particolarmente preoccupante a causa della sua precedente storia di coaguli di sangue. Secondo quanto riferito, ha cercato ripetutamente cure mediche, ma gli sono state fornite cure limitate o ritardate.
Lunedì, l’avvocato di R. Kelly, Bean Brindley, ha depositato al tribunale federale un documento, citato da CBS News, in cui afferma che al cantante sarebbe stata somministrata “una dose di farmaci potenzialmente letale” dal personale della prigione federale di Butner, North Carolina, dove è detenuto dal 2021 per traffico sessuale e racket.
“All’alba del 13 giugno si è svegliato e si è sentito male. Ha cercato di alzarsi ma è crollato a terra prima di perdere conoscenza. In ospedale Kelly ha appreso che gli era stata data una dose dei suoi farmaci che ha minacciato al sua vita. È dovuto restare in ospedale per due giorni per riprendersi”.
Brindley contesta inoltre la gestione del suo ricovero: nonostante il parere contrario dei medici, Kelly sarebbe stato prelevato d’urgenza dall’Ospedale Universitario di Durham, dove era stato ricoverato venerdì, per essere rimandato in cella nel più breve tempo possibile. In seguito a questi eventi, l’avvocato ha richiesto la conversione della pena in arresti domiciliari per tutelare la sicurezza del suo assistito. Secondo Brindley, il Federal Bureau of Prisons starebbe tentando di eliminarlo per “insabbiare le indagini relative ai suoi reati”.
Pochi giorni prima dell’overdose, il legale ha presentato al tribunale di Chicago una mozione urgente, accusando funzionari del Bureau of Prisons e del Dipartimento di Giustizia di aver tentato di far uccidere Kelly tramite un detenuto legato al gruppo suprematista Aryan Brotherhood. Secondo i documenti, il prigioniero avrebbe ammesso di essere stato incaricato di eliminarlo.
La Procura respinge le accuse di R. Kelly e ribadisce la sua colpevolezza
La Procura ha respinto categoricamente tutte le accuse mosse e ha risposto con fermezza, affermando che l’artista non ha mai riconosciuto la responsabilità per gli anni di abusi sessuali su minori e probabilmente non lo farà mai. Inoltre, la Procura ha sottolineato che Kelly sta cercando di ottenere il rilascio dalla detenzione a tempo indeterminato sfruttando l’alibi di una presunta, e secondo loro infondata, cospirazione.