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Riforma condominio, cosa cambia dal 2026? Dagli amministratori con laurea ai morosi

riforma condominio

Oggi, mercoledì 17 dicembre 2025, è stata presentata la riforma del condominio: ecco tutte le novità.

Va avanti l’iter parlamentare della proposta di legge che mira a riformare le norme che regolano le attività dei condomini. Oggi infatti, mercoledì 17 dicembre 2025, è stata presentata la riforma condomini. Ecco tutte le novità previste dal 2026.

Riforma condomini, cosa cambia dal 2026? Gli amministratori dovranno essere laureati

Oggi, mercoledì 17 dicembre 2025, è stata presentata la riforma condominio, a distanza di 13 anni dall’entrata in vigore dell’attuale disciplina.

Il progetto di legge AC 2692 è promosso da Elisabetta Gardini assiema ad altri parlamentari ed è sostenuto da FDI. Tra i punti cardine della riforma, abbiamo il ruolo dell’amministratore. La riforma infatti stabilisce requisiti minimi di professionalità maggiormente rigorosi, che comprendono una laurea, un percorso formativo specifico e l’iscrizione a un elenco nazionale. Possedere una laurea vale anche per gli amministratori interni, ovvero i condomini che svolgono questo ruolo ma non come professione principale. Quindi, non basterà più il diploma ma ci vorrà una laurea triennale in ambito economico, giuridico, scientifico o tecnologico. Inoltre verrò introdotta la figura del revisore contabile condominiale, che dovrà verificare la correttezza finanziaria. Anche qui ci vorranno dei requisiti specifici. Entrambi dovranno essere iscritti a un registro tenuto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Multe fino a 5mila euro per chi esercita senza titolo.

Riforma condominio, cosa cambia dal 2026? Spese e morosi

Tra le altre novità della riforma condominio, ci sono le spese, viene infatti eliminato l’uso del contante nella gestione condominiale. Tutti i pagamenti e gli incassi dovranno dunque transitare obbligatoriamente su conti bancari o postali intestati al condominio, al fine di garantire la tracciabilità. Infine, cosa cambia per i morosi? In caso di mancato pagamento da parte del condominio, i fornitori esterni potranno chiedere le somme dovute attingendo direttamente al conto corrente del condominio, rivolgendosi così anche ai condomini in regola con i pagamenti.