Roma, 17 nov. (askanews) – Nell’anno giubilare è finalmente più fruibile e accessibile a romani, visitatori e pellegrini, un luogo simbolo del V Municipio di Roma e di Tor Pignattara, il Mausoleo di Sant’Elena con il suo Antiquarium, grazie all’intervento di restauro, valorizzazione e messa in sicurezza, un progetto curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma nell’ambito del PNRR Caput Mundi, e dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, competente per le Catacombe Cristiane di Roma e d’Italia.
Il Mausoleo venne edificato nel IV secolo dall’imperatore Costantino e qui venne sepolta sua madre Elena che secondo molti influì sulla conversione del figlio e sulla promulgazione dell’editto di Milano del 313 che diede libertà di culto ai cristiani. Il nome del quartiere romano di Tor Pignattara deriva da qui, quando un crollo di parte della volta mise in luce le anfore-pignatte incorporate nella muratura per alleggerirla.
La Soprintendente Speciale Daniela Porro: “In questo Antiquarium sono raccolti e presentati dei reperti che provengono da questa zona, quindi sono reperti che sono rimasti vicini al loro contesto e questo è un valore aggiunto. L’intervento PNRR oltre ad aver migliorato questo luogo, la sistemazione esterna, la pavimentazione, la sistemazione del verde, ha reso questo monumento e quest’Antiquarium più accessibile sia per i disabili motori che per i disabili cognitivi e sensoriali. Non solo, ma rende possibile una fruizione più ampia per il pubblico”.
Oltre a pannelli tattili, video guide in Lis, ricostruzioni 3D e nuove illuminazioni, è stato anche inaugurato un nuovo ingresso alle Catacombe dei santi Marcellino e Pietro da cui si accedeva all’esterno. In realtà, è stato riaperto l’antico passaggio che risale al 1769, che le collegava direttamente all’interno del Mausoleo.
Monsignor Pasquale Iacobone, presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra: “È stato laborioso ma ci siamo riusciti, volevamo realizzarlo nell’anno del Giubileo, per creare un nuovo circuito più semplice, è un valore aggiunto per la visita al Mausoleo e alle Catacombe e un modo per renderle più fruibili e accessibili a tutti”.
Le catacombe si estendono su una superficie di circa 18mila metri quadri con preziosi reperti paleocristiani e il nuovo accesso ha permesso di rendere visitabili nuove spazi. Un progetto che punta anche a valorizzare sempre di più le periferie, coinvolgendole nei circuiti turistici con proposte inclusive. “Roma non è soltanto i grandi attrattori turistici, il Colosseo, Fontana di Trevi, Castel Sant’Angelo, è anche il suburbio con i suoi luoghi straordinari e questo in particolare è importante sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista spirituale”, ha aggiunto la Soprintendente Porro.