Covid, Crisanti e gli anticorpi monoclonali: "Spreco di soldi senza precedenti"

Secondo il divulgatore scientifico gli anticorpi monoclonali rappresentano uno spreco di soldi senza precedenti. Vediamo il perchè.

Di grande peso sono le affermazioni del dottor Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino: Crisanti ha, infatti, dichiarato che gli anticorpi monoclonali per la cura del coronavirus vanno bene per chi non ne ha bisogno.

Cosa significa una frase del genere? Fondamentalmente secondo il professore questi anticorpi hanno un effetto per i casi moderati e non gravi di coronavirus. Crisanti è stato intervistato dalla trasmissione di Rai1, Oggi è un altro giorno, e ci è andato giù pesante: “Penso sia uno spreco di soldi senza precedenti“.

Crisanti: “Gli anticorpi monoclonali sono uno spreco di soldi senza precedenti”

Durante l’intervista Crisanti ha anche sottolineato quanto sia sbagliato per lui che in presenza di un vaccino, si spendano 2-4mila euro per un anticorpo monoclonale senza nessun dato che dimostri se sia o meno in grado di prevenire il virus in forma grave.

Per chi non lo sapesse gli anticorpi monoclonali rappresentano una speranza nella lotta al Covid-19, anche se vanno impiegati solo su soggetti non ancora gravi come dice Crisanti. A cosa servono? Curano chi è già malato, facendo in modo da fornire al paziente anticorpi già formati e immediatamente attivi contro il virus stesso. E’ stato il presidente Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli, a spiegar bene come con questo tipo di trattamento si migliorano i risultati clinici.

Deve, quindi, essere vista come una vera e propria strategia per condurre a termine la campagna vaccinale in un tempo più flessibile.

LEGGI ANCHE>> Covid, Spallanzani: due pazienti curati e guariti con anticorpi monoclonali.

La risposta di Silvestri a Crisanti sugli anticorpi monoclonali

Di certo la risposta a queste affermazioni importanti è arrivata subito dal professor Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta: Silvestri è da un pò un grande sostenitore dell’utilità degli anticorpi, nello specifico dice di essere d’accordo con questo principio, ma le affermazioni del collega Crisanti sono, a parer suo, scientificamente inspiegabili.

Aggiunge: “Basti ricordare che i tedeschi, certo non noti per i loro sprechi di soldi, hanno appena comprato anticorpi per 200 milioni di Euro (per non parlare di americani, canadesi, ed israeliani). Detto con grande rispetto ma altrettanta chiarezza, queste affermazioni fanno il paio con quelle di alcuni mesi fa, in cui lo stesso collega sosteneva che i vaccini contro Covid erano rischiosi perché, secondo lui, non si facevano i test sul campo“.

Proprio sabato scorso il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il decreto per dare inizio alla distribuzione degli anticorpi monoclonali in Italia, mentre il 3 febbraio è arrivato l’ok anche per gli anticorpi contro il Covid prodotti da Regeneron e da Eli Lilly da parte dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa). L’approvazione è arrivata dalla Commissione tecnico scientifica dell’Aifa con alcune, però, limitazioni all’impiego in linea con quelle del Canada e dell’Fda negli Stati Uniti: in semplici parole potranno essere somministrati a una categoria limitata di pazienti ad alto rischio di evoluzione del virus.