Sangue no vax per il figlio, il giudice sospende la patria potestà

Svolta in procedura nella vicenda dei genitori che volevano solo sangue no vax per il figlio cardiopatico, il giudice sospende la patria potestà

Svolta procedurale nel clamoroso caso dei genitori che avevano chiesto solo sangue no vax per il figlio necessitante di cure immediate ed urgenti, il giudice sospende la patria potestà.

Sangue no vax per il figlio, la decisione del Tribunale sul ricorso della Procura e del Sant’Orsola

Il Tribunale per i Minori di Bologna ha disposto che i genitori non possano opporsi alle necessità di preservazione della salute del piccolo nel nome di idee in cui rientrano anche le loro personali convinzioni religiose. I due avrebbero voluto che per le trasfusioni necessarie a un intervento chirurgico per il bambino cardiopatico fossero solo con sangue di persone che non avevano fatto il vaccino anti Covid.

Per un periodo di tempo è stato nominato un tutore terzo dei servizi sociali

La procura minorile aveva fatto ricorso e il Tribunale ha provveduto, disponendo la nomina di un tutore terzo dei servizi sociali. In questi giorni era stato il giudice tutelare di Modena ad accogliere le ragioni giuridiche del policlinico Sant’Orsola.

Nessuna motivazione “scientifica” ma convincimento religiosi: il sunto in punto di Diritto è lo stesso

Vero è che i familiari del bambino avevano fatto sapere per via del loro legale che non avevano “mai negato il consenso all’intervento, chiedendo tuttavia ‘per motivi di carattere religioso’ che il sangue della trasfusione venisse da soggetti non vaccinati. I due sono di Sassuolo ed hanno provato ad entrare nelle grazie della cerchia no vax per trovare donatori senza vaccino, tuttavia la loro motivazione non è “scientifica” ancorché errata, ma religiosa.

Dal canto suo il dottor Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale, ha chiosato la vicenda: “Non consentire una trasfusione al proprio figlio che ne ha bisogno è assurdo, è davvero impossibile pensare che possa accadere una cosa del genere”.