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Sardegna in prima linea per la legge sul fine vita

Manifestazione in Sardegna per la legge sul fine vita

Celebrità e politici uniti per la legge 'Liberi Subito' sul fine vita in Sardegna.

La campagna ‘Liberi Subito’ in Sardegna

La Sardegna si unisce alla campagna “Liberi Subito”, un’iniziativa di raccolta firme promossa dall’associazione Luca Coscioni, volta a garantire procedure chiare e tempi certi per l’accesso al suicidio medicalmente assistito. Questa proposta di legge, sostenuta da diverse personalità del mondo della cultura e della politica, mira a dare voce a un tema delicato e fondamentale: il diritto a una morte dignitosa.

Il sostegno delle personalità pubbliche

Tra i sostenitori della campagna figurano nomi noti come il jazzista Paolo Fresu, la cantante Claudia Aru e l’ex senatore Luigi Manconi. Queste figure pubbliche hanno espresso il loro appoggio, sottolineando l’importanza di avviare una discussione seria e approfondita in Consiglio regionale. Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, ha evidenziato che, nonostante il sostegno unanime dei gruppi di maggioranza, non ci sono stati progressi significativi dal deposito della proposta di legge avvenuto lo scorso novembre.

La situazione attuale e le aspettative future

La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha confermato che la legge è stata depositata e deve ora passare in commissione per la discussione. Tuttavia, i tempi di attesa sono stati lunghi e molti chiedono che l’iter legislativo venga accelerato. Cappato ha ribadito che la Sardegna potrebbe diventare la seconda regione in Italia ad approvare una legge sul fine vita, ma solo se ci sarà un reale impegno da parte delle istituzioni. Il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, ha dichiarato che la Sardegna potrebbe fungere da apripista in questo ambito, con l’approvazione prevista per i primi mesi del 2025.

Il diritto a una morte dignitosa

Il dibattito sul fine vita non riguarda solo questioni legali, ma tocca aspetti profondi della condizione umana. Manconi ha sottolineato che il Consiglio regionale ha la responsabilità di legiferare su temi che toccano la vita di tutti i cittadini, come il dolore e la sofferenza dei malati terminali. Fresu ha aggiunto che è fondamentale garantire a ogni cittadino gli stessi diritti, affinché il riconoscimento della dignità personale non resti solo un principio teorico, ma diventi una realtà concreta per la comunità. La richiesta è chiara: è tempo di passare dalle parole ai fatti, per garantire diritti e uguaglianza a tutti.