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Un antico cometa proveniente da un altro sistema stellare ha fatto il suo ingresso nel nostro sistema solare, generando grande entusiasmo tra gli astrofisici. Questo cometa, denominato 3I/ATLAS, è il terzo oggetto interstellare mai registrato che attraversa il nostro sistema solare, dopo 1I/‘Oumuamua e 2I/Borisov.
Un aspetto particolarmente interessante di 3I/ATLAS è la sua completa innocuità per la Terra e i pianeti vicini.
Tuttavia, la sua presenza ha suscitato un notevole interesse, poiché offre un’opportunità unica per studiare le origini e le composizioni degli oggetti provenienti da lontane galassie.
La scoperta di 3I/ATLAS
Il cometa è stato scoperto per la prima volta il 1 luglio, grazie al telescopio dell’ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) situato a Rio Hurtado, in Cile. Questo progetto, finanziato dalla NASA, è gestito dai ricercatori dell’Istituto di Astronomia dell’Università delle Hawaii. Prima della sua scoperta ufficiale, immagini pre-registrazione erano state ottenute già dal 5 giugno.
3I/ATLAS ha compiuto un sorpasso ravvicinato a Marte, avvenuto il 3 ottobre, passando a soli 29 milioni di chilometri dal pianeta rosso, viaggiando a una velocità impressionante di 310.000 km/h. Questo evento ha rappresentato un momento cruciale per i ricercatori, che hanno avuto l’opportunità di raccogliere dati preziosi.
Caratteristiche fisiche del cometa
Uno degli obiettivi principali degli scienziati è comprendere le dimensioni e le proprietà fisiche di 3I/ATLAS. Le osservazioni effettuate tramite il telescopio Hubble hanno rivelato che il nucleo del cometa ha un diametro compreso tra 440 metri e 5,6 chilometri. Inoltre, il cometa presenta una coma, un alone di polvere e gas, ricca di diossido di carbonio, suggerendo che il cometa si sia formato in una regione molto fredda del sistema solare.
Il percorso del cometa attraverso il sistema solare
3I/ATLAS ha raggiunto il suo punto più vicino al Sole alla fine di ottobre e si prevede che si avvicinerà ulteriormente alla Terra nel mese di dicembre, quando sarà a circa 270 milioni di chilometri dal nostro pianeta. È importante notare che questo è ancora più lontano della distanza media tra la Terra e il Sole, che è di 150 milioni di chilometri.
Attualmente, a causa della sua traiettoria, 3I/ATLAS è nascosto dietro il Sole, rendendo difficile il monitoraggio da parte degli astronomi terrestri. Tuttavia, si prevede che riemergerà dall’altro lato del Sole all’inizio di dicembre, permettendo a vari strumenti scientifici, inclusi i telescopi della NASA e dell’ESA, di raccogliere ulteriori dati.
La rilevanza scientifica di 3I/ATLAS
La scoperta di 3I/ATLAS non è solo un evento astronomico affascinante; rappresenta anche un’importante occasione per la comunità scientifica di approfondire la nostra comprensione sugli oggetti interstellari. La sua analisi potrà fornire indicazioni sulle condizioni in cui si formano i cometi e, più in generale, sui processi che avvengono in sistemi stellari lontani.
Inoltre, la conoscenza accumulata nello studio di 3I/ATLAS potrà fornire dati cruciali per la difesa planetaria in caso di futuri incontri con oggetti interstellari. La comunità scientifica è già al lavoro per migliorare i modelli previsionali e le tecniche di monitoraggio, affrontando le sfide poste da questi visitatori cosmici.