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Siria, attentato in una moschea di Homs: alta la tensione in Medio Oriente tra Libano e Gaza

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Dall'attentato in una moschea di Homs, in Siria, ai raid tra Libano e Gaza: la violenza continua a colpire civili e territori in tutta la regione.

Il Medio Oriente resta segnato da una sequenza ininterrotta di episodi di sangue: all’attentato che ha colpito una moschea a Homs, in Siria, si affiancano nuovi raid militari e tregue sempre più precarie, con conseguenze drammatiche per le popolazioni civili dal Libano alla Striscia di Gaza.

Raid e tregue fragili tra Libano e Gaza

Sul fronte regionale, l’esercito israeliano ha reso noto di aver condotto nuovi bombardamenti contro obiettivi riconducibili a Hezbollah in territorio libanese, prendendo di mira depositi di armamenti e strutture utilizzate per l’addestramento militare. Secondo le Forze di difesa israeliane, i siti colpiti sarebbero legati all’unità d’élite al-Radwan del movimento sciita filoiraniano.

Le operazioni proseguono nonostante la tregua siglata nel novembre 2024, che avrebbe dovuto fermare oltre un anno di scontri: Israele accusa Hezbollah di violare l’accordo e mantiene una presenza militare in alcune aree ritenute strategiche.

Intanto, a Gaza la popolazione continua a soffrire per il freddo e l’instabilità, mentre l’IDF riferisce di aver eliminato miliziani affiliati alla Forza Quds e altri combattenti accusati di aver superato le linee di sicurezza. In un quadro così cupo, piccoli segnali di normalità emergono a fatica, come il ritorno delle celebrazioni natalizie a Betlemme dopo due anni di silenzio imposto dalla guerra.

Siria, attentato in una moschea di Homs: ci sono morti e feriti

Resta altissima la tensione in Siria dopo l’attacco che ha colpito una moschea nel quartiere di Wadi al-Dahab, area a maggioranza alawita della città di Homs. Una violenta deflagrazione ha provocato almeno tre vittime e cinque feriti, secondo un primo bilancio diffuso da Al Jazeera citando l’agenzia di stampa siriana Sana.

L’esplosione sarebbe avvenuta all’interno della moschea Imam Ali Bin Abi Talib mentre erano presenti dei fedeli; le autorità stanno ancora chiarendo le cause, ma le prime ricostruzioni parlano di un attentatore suicida che si sarebbe fatto esplodere durante la preghiera. Le indagini sono in corso, mentre l’episodio riaccende il timore di una nuova escalation settaria nel Paese già segnato da anni di guerra.