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Usa, uomo apre il fuoco vicino alla Casa Bianca: gravi due membri della Guardia Nazionale

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Sospesi i voli dall'aeroporto Ronald Reagan di DC. L'ira del presidente Donald Trump dopo il grave attentato

Un uomo, la cui identità non è stata al momento resa nota, ha aperto il fuoco nelle vicinanze della Casa Bianca, a Washington, colpendo due membri della Guardia Nazionale della West Virginia e ferendoli gravemente. Poco dopo è stato confermato il decesso di entrambe gli uomini anche se le notizie rimangono al momento contrastanti in quanto in un aggiornamento successivo il direttore dell’FBI ha parlato di “condizioni critiche” dei soldati.

L’aggressore, anch’egli ferito gravemente, sarebbe stato arrestato. Gli edifici governativi sono stati messi in lockdown ed è voli dall’aeroporto Ronald Reagan di DC sono stati sospesi. L’ira di Donald Trump dopo il grave episodio: “Quell’animale pagherà un prezzo molto alto”.

Apre il fuoco vicino alla Casa Bianca: colpiti due membri della Guardia Nazionale

L’annuncio della sparatoria nella quale sono stati colpiti due militari della Guardia Nazionale è stato dato dal governatore della West Virginia, subito ripreso dai principali media statunitensi. É accaduto nei pressi della Casa Bianca: il sospetto, ferito gravemente, è stato immobilizzato ed arrestato. Il dramma è avvenuto alla vigilia del Thanksgiving, la più importante festa per gli americani, a due isolati dalla Casa Bianca, in una zona affollata di turisti.

Pochi minuti dopo è intervenuto su Truth il presidente Trump con parole durissime rivolte all’uomo responsabile dell’atto criminale: “L’animale che ha sparato ai due membri della Guardia Nazionale, entrambi gravemente feriti e ora ricoverati in due ospedali separati, è anch’esso gravemente ferito, ma nonostante tutto, pagherà un prezzo altissimo – ha sottolineato Trump prima di essere informato del decesso dei due uomini – Dio benedica la nostra Grande Guardia Nazionale e tutti i nostri militari e le forze dell’ordine. Sono persone davvero straordinarie. Sono con voi!”. Nel frattempo è scattato il lockdown anche nella residenza del presidente a Mar-a-Lago, nella quale Trump si trova.

Sparatoria a Washington, le dichiarazioni del governatore: gli ultimi aggiornamenti

Il governatore Patrick Morrisey, che in un primo momento aveva annunciato il decesso dei due militari, ha modificato la sua versione dichiarando: “Stiamo ricevendo segnalazioni contrastanti sulle condizioni dei nostri due membri della Guardia Nazionale e forniremo ulteriori aggiornamenti non appena riceveremo informazioni più complete. Le nostre preghiere sono con questi coraggiosi militari, le loro famiglie e l’intera comunità della Guardia”.

Poco prima, su X, aveva dichiarato: “È con grande dolore che possiamo confermare che entrambi i membri della Guardia Nazionale della Virginia Occidentale, colpiti oggi a Washington, DC, sono deceduti a causa delle ferite riportate. Questi coraggiosi cittadini della Virginia Occidentale hanno perso la vita al servizio del loro Paese. Siamo in costante contatto con le autorità federali mentre le indagini proseguono. Tutto il nostro Stato è vicino al dolore delle loro famiglie, dei loro cari e della comunità della Guardia Nazionale. Il West Virginia non dimenticherà mai il loro servizio né il loro sacrificio, e chiederemo la piena responsabilità per questo atto orribile”.

Nei minuti successivi è intervenuto anche il direttore dell’FBI Kash Patel il quale, nel corso di una conferenza stampa, ha confermato che i due militari si troverebbero “in condizioni critiche”, smentendo di fatto la prima dichiarazione del governatore.

Sparatoria contro Guardia Nazionale: oltre 2000 militari dispiegati in città

Come riferito dalla Cnn i due soldati della Guardia Nazionale avrebbero “aperto il fuoco” contro l’aggressore prima di essere raggiunti dai proiettili. Resta dunque da capire se siano intervenuti per evitare una sparatoria oppure se fossero loro l’obiettivo dell’attacco. Sono oltre duemila i militari della Guardia Nazionale che Trump ha dispiegato nella capitale (con mandato prorogato fino a febbraio) per “combattere il crimine” nella città. Ulteriori 500 militari dovrebbero essere dispiegati a Washington nelle prossime ore.