La notizia ha scosso il mondo dello sport: ad Achille Polonara, ala forte della Virtus Bologna, è stata recentemente diagnosticata una leucemia mieloide, una forma seria di tumore del sangue. Mentre la squadra è impegnata nella lotta per lo scudetto contro Brescia, questa difficile diagnosi porta con sé un momento di grande preoccupazione e solidarietà.
In questa fase iniziale, i tifosi e l’intero ambiente sportivo restano in attesa di aggiornamenti sullo stato di salute del giocatore e sugli sviluppi dei trattamenti.
Sport in ansia, Achille Polonara ha la leucemia mieloide
La notizia è stata diffusa dal club bolognese, che ha comunicato come Polonara, noto anche come “PolonAir” e pilastro sia della Virtus Bologna sia della Nazionale italiana, abbia recentemente effettuato una serie di accertamenti medici specialistici. Da questi esami è emersa la diagnosi di leucemia mieloide.
“Tutta la famiglia di Virtus Segafredo Bologna è vicina ad Achille ed ai suoi affetti ed augura al ragazzo una pronta guarigione. Forza Achi siamo tutti con te, ti aspettiamo!”, scrive il club.
Circa una settimana fa, l’assenza di Polonara dai campi era stata attribuita a una mononucleosi, ma approfondimenti più dettagliati hanno purtroppo rivelato una situazione più grave. Solo pochi giorni fa lo stesso giocatore aveva tranquillizzato i tifosi, assicurando di sentirsi meglio.
Nel 2023 Polonara aveva già affrontato un’altra difficile battaglia contro una neoplasia testicolare, che lo aveva costretto a un intervento chirurgico. Dopo essersi fermato in ottobre, era riuscito a tornare in campo a dicembre.
Sport in ansia, Achille Polonara ha la leucemia mieloide: iniziati i trattamenti
La leucemia mieloide acuta è una malattia aggressiva che si sviluppa rapidamente e necessita di un trattamento tempestivo. Essa nasce quando il midollo osseo produce in eccesso cellule immature, chiamate blasti, incapaci di svolgere le normali funzioni ematiche. Questo fenomeno impedisce la formazione di cellule del sangue sane, provocando sintomi inizialmente spesso trascurati.
La conferma della diagnosi avviene tramite esami del sangue e del midollo osseo. Il trattamento di solito prevede una chemioterapia ad alta intensità; in pazienti giovani o con rischi particolari può essere necessario anche un trapianto di midollo. Negli ultimi anni, grazie all’introduzione di terapie mirate che agiscono su specifiche mutazioni genetiche, le possibilità di cura sono migliorate, con approcci più personalizzati.
Attualmente, il giocatore è ricoverato all’Ospedale Sant’Orsola Malpighi, dove avrebbe già iniziato il percorso terapeutico.