Coronavirus, l'annuncio dell'Uci: Giro d'Italia ai primi d'ottobre

L'Unione ciclistica internazionale ha annunciato le nuove date dei grandi giri europei, tra cui il Giro d'Italia che si terrà ai primi d'ottobre.

L’emergenza coronavirus ferma lo sport ma solo temporaneamente, come dimostra il comunicato ufficiale diramato il 15 aprile dall’Unione ciclistica internazionale nel quale sono state annunciate le date in cui si correranno i cosiddetti grandi giri: vale a dire il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta de Espana.

Per quanto riguarda la corsa nostrana il calendario dell’Uci prevede una partenza fissata ai primi di ottobre, subito dopo la conclusione dei Campionati mondiali di ciclismo in Svizzera che si terranno dal 20 al 27 settembre.

Coronavirus, la partenza del Giro d’Italia

La decisione dell’Uci è giunta al termine di una riunione in videoconferenza alla quale hanno partecipato i principali rappresentanti degli organizzatori, delle squadre e dei ciclisti professionisti. In quest’occasione sono state dunque scelte le nuove date della stagione ciclistica post coronavirus, che partirà il 29 agosto con il Tour de France. La Grande Boucle terminerà il 20 settembre, esattamente nello stesso giorno in cui avranno luogo ad Aigle i Campionati mondiali di ciclismo, mentre a partire dai primi di ottobre potrà partire il Giro d’Italia a cui farà seguito per ultima la Vuelta de Espana.

Nell’illustrare la sua decisione, l’Uci ha dichiarato: “Svolgere questo evento nelle migliori condizioni possibili è ritenuto essenziale dato il suo ruolo centrale nell’economia del ciclismo e la sua esposizione mediatica, in particolare per i team che traggono vantaggio in questa occasione da una visibilità senza pari”.

Per il Giro d’Italia tuttavia non è ancora ufficiale la data esatta di inizio, anche se la società organizzatrice Rcs Sport si dice pronta a far cominciare il tutto per il 3 ottobre: “Noi siamo pronti a partire.

Il primo week end di ottobre va bene, dal 3 al 25 ottobre, tre settimane piene e quattro week end: come il Tour, i diritti sono uguali per tutti”.

Il commento di Davide Cassani

La scelta di correre la corsa rosa ai primi di ottobre è stata commentata positivamente anche da Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, che ha dichiarato: “Mi piace l’idea, perché alla fine comunque in una annata come questa vedere un Giro d’Italia sarebbe uno stimolo molto importante.

Sappiamo che è un anno eccezionale, sarebbe una grande bella cosa. L’importante è ripartire, nel modo giusto. Bello rivedere partire anche il Giro nel 2020 come quello del 1946, il primo dopo la pausa bellica, dove tutto era fermo. Anche il Tour allora non riuscì a svolgersi quell’anno”.