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Sudan accusa gli Emirati Arabi di sostenere mercenari stranieri, ma Reuters smentisce il video

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Il Sudan accusa gli Emirati Arabi ma si tratterebbe di una smentita secondo l'agenzia Reuters

Il video diffuso dalle autorità sudanesi, che secondo la loro versione mostrava mercenari colombiani appoggiati dagli Emirati Arabi Uniti (EAU) mentre attaccavano civili a El-Fasher, appartiene in realtà a esercitazioni militari svoltesi in Estonia. L’agenzia internazionale Reuters ha verificato l’informazione, smentendo così la versione ufficiale di Khartoum.

Le autorità sudanesi avevano accusato gli EAU di sostenere gruppi armati nel conflitto interno. Il Ministero degli Esteri emiratino, tuttavia, il 5 agosto ha respinto queste accuse definendole “infondante” e parte di un tentativo di eludere le proprie responsabilità. In una dichiarazione inviata via e-mail a Reuters il 29 agosto, il ministero ha sottolineato il sostegno del Paese al popolo sudanese nel suo percorso verso la pace e la stabilità, denunciando che le affermazioni fanno parte di una “campagna sistematica” condotta dalla cosiddetta “autorità di Port Sudan”.

Il video, che mostra soldati entrare in un veicolo militare e lanciare colpi di mortaio mentre una voce in inglese ordina “Pronto, fuoco”, è stato condiviso sui social con l’accusa che si trattasse di mercenari colombiani finanziati dagli Emirati. Tuttavia, le indagini hanno confermato che le immagini risalgono a esercitazioni a fuoco vivo condotte in Estonia tra il 21 e il 25 luglio 2025, con la partecipazione di truppe di Stati Uniti, Regno Unito, Canada ed Estonia. Il materiale originale era stato pubblicato il 29 luglio dal Servizio di Distribuzione di Informazioni Visive del Dipartimento della Difesa statunitense. Inoltre, si è constatato che alcuni uniformi riportavano l’emblema della 3ª Divisione di Fanteria dell’Esercito americano.

Il primo ministro sudanese Kamel Idris, il 16 agosto, ha lanciato un appello alla Colombia chiedendo l’immediata sospensione dell’invio di mercenari in Sudan. Il presidente colombiano Gustavo Petro ha risposto il giorno successivo sui social, rivolgendosi ai suoi connazionali: “Non morite in guerre straniere”. Né il ministero degli Esteri colombiano né quello sudanese hanno risposto alle richieste di commento di Reuters.

Non è la prima volta che il Sudan accusa gli Emirati Arabi Uniti. Già a maggio, Khartoum aveva annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con Abu Dhabi, accusandola di fornire armi avanzate alle Forze di Supporto Rapido.

Conclusione: Fuorviante. Il video condiviso sui social non mostra mercenari colombiani in Sudan nell’agosto 2025, ma un’esercitazione militare congiunta tenutasi in Estonia nel luglio 2025 con truppe statunitensi, britanniche, canadesi ed estoni.