> > Superlega: Infantino, 'bisogna stare attenti quando si parla di sanzioni...

Superlega: Infantino, 'bisogna stare attenti quando si parla di sanzioni'

default featured image 3 1200x900

Rom, 4 mag. (Adnkronos) - Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, è cauto con la possibilità di imporre sanzioni ai club che hanno sostenuto il progetto della Superlega Europea perché è necessario "pensare alle possibili conseguenze", e anche se ha respinto ...

Rom, 4 mag. (Adnkronos) – Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, è cauto con la possibilità di imporre sanzioni ai club che hanno sostenuto il progetto della Superlega Europea perché è necessario "pensare alle possibili conseguenze", e anche se ha respinto ancora questa idea "separatista", "lascia" aperta "la porta della Fifa per affrontare nuovi progetti" nel rispetto delle istituzioni "e tenendo conto dei "valori "che fanno del calcio, lo sport con più seguaci al mondo. "Alcune azioni devono avere delle conseguenze e tutti devono assumersi le proprie responsabilità, ma bisogna sempre stare attenti quando si parla di sanzioni. Di quali sanzioni stiamo parlando? Si dice subito che bisogna punire, è anche popolare o populista, ma bisogna pensare anche alle conseguenze di eventuali sanzioni perché quando si punisce un club vengono puniti anche giocatori, allenatori, tifosi, che non c'entrano niente", ha detto Infantino in un'intervista a 'L'Equipe'.

Il numero uno del calcio mondiale ha indicato che "spetta prima alle autorità nazionali, poi in questo caso alla Uefa e infine alla Fifa prendere le misure appropriate", ma ha optato per "favorire il dialogo sul conflitto, anche nelle situazioni più delicate". "Dobbiamo evitare di parlare di 'guerra' quando parliamo di calcio e quando il mondo soffre di una pandemia senza precedenti", ha aggiunto Infantino che ha comunque ribadito il fermo rifiuto alla Superlega perché "si basa su una rottura con le istituzioni internazionali", anche se senza nascondere che è possibile "dibattere nuove idee" e che la porta della Fifa "è sempre aperta". "Ma questo deve essere fatto nel rispetto delle istituzioni e senza perdere di vista i valori che hanno reso il nostro sport oggi il più popolare al mondo", ha detto.