In un momento di grande tensione internazionale, torna a farsi sentire il dialogo tra alcune delle figure più influenti al mondo. A sorpresa, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin hanno ripreso i contatti diretti, segnalando un possibile spiraglio nel complicato scenario sul conflitto Russia-Ucraina. Accanto a questa iniziativa, emerge anche una conversazione telefonica con Papa Leone, che potrebbe rappresentare un tentativo di mediazione spirituale in un conflitto che continua a segnare profondamente l’Ucraina e la scena globale.
Putin e Papa Leone XIV si sentono: Mosca apprezza il ruolo diplomatico e umanitario del Vaticano
Nel frattempo, da Mosca è giunta una notizia di rilievo: il Cremlino ha comunicato che il presidente Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con Papa Leone XIV, durante il quale avrebbe manifestato apprezzamento per la disponibilità del Pontefice a contribuire alla risoluzione del conflitto. Secondo l’agenzia Interfax, che cita fonti ufficiali russe, si sarebbe trattato di una conversazione cordiale focalizzata sugli sforzi diplomatici e umanitari volti a porre fine alla guerra.
Non è la prima volta che il Vaticano tenta di assumere un ruolo di mediazione nel conflitto ucraino, ma il contesto attuale, segnato da un’escalation militare e dalla possibile ripresa di nuove offensive, sembra per ora allontanare l’ipotesi di un cessate il fuoco negoziato.
Nel resoconto ufficiale diffuso dal governo russo, si precisa che Putin avrebbe sottolineato come il regime di Kiev stia puntando all’escalation, danneggiando infrastrutture civili in territorio russo. Il presidente russo avrebbe inoltre accusato l’Ucraina di aver condotto recentemente un attacco mirato contro civili, definendolo un atto di terrorismo secondo il diritto internazionale.
Inoltre, Putin avrebbe confermato il proprio interesse a perseguire la pace tramite strumenti politici e diplomatici, ma avrebbe rimarcato che una soluzione definitiva, giusta e globale richiede di affrontare le cause profonde della crisi.
Al momento, non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale dalla Santa Sede.
Telefonata tra Putin e Trump: “No pace immediata”
In un lungo post pubblicato sul social Truth, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha reso noto di aver avuto una conversazione definita “buona”, sebbene priva di prospettive per una pace immediata, con il presidente russo Vladimir Putin.
Il colloquio, durato un’ora e quindici minuti, si è svolto in un momento particolarmente delicato del conflitto, caratterizzato da un attacco senza precedenti condotto dall’aviazione e dai servizi di intelligence ucraini, che sono riusciti a colpire 40 bombardieri russi in Siberia, a migliaia di chilometri dal fronte. Trump ha riferito che Putin avrebbe manifestato con fermezza la volontà di reagire agli attacchi subiti dai bombardieri russi, definendo questa escalation come un evento che non potrà rimanere privo di conseguenze.
Il presidente russo avrebbe inoltre denunciato attacchi contro aerei in fase di atterraggio e discusso del numero elevato di aggressioni perpetrate da entrambe le parti coinvolte nel conflitto.
“Ho detto al presidente Putin che l’Iran non può possedere un’arma nucleare e su questo credo fossimo d’accordo. Il presidente Putin ha suggerito che parteciperà alle discussioni con l’Iran e che potrebbe, forse, essere d’aiuto per giungere a una rapida conclusione. A mio parere, l’Iran sta rallentando la sua decisione su questa questione molto importante e avremo bisogno di una risposta definitiva in tempi brevissimi!”, ha aggiunto il presidente americano.
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dichiara di essere disponibile a partecipare a un vertice con Putin, Trump ed Erdogan “in qualsiasi momento”.