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Terremoto nel nord dell’Afghanistan: paura e distruzione, il bilancio è drammatico

terremoto Afghanistan

Terremoto in Afghanistan: soccorsi in azione tra le macerie mentre la popolazione affronta la distruzione.

Un violento terremoto ha colpito il nord dell’Afghanistan durante la notte, scuotendo la città di Mazar-i-Sharif e le province vicine. La scossa ha provocato paura e distruzione tra la popolazione locale, lasciando dietro di sé un bilancio drammatico di morti e feriti. Ospedali e soccorritori sono immediatamente intervenuti per prestare assistenza, mentre le autorità monitorano la situazione nelle aree più colpite.

Terremoto colpisce l’Afghanistan: danni e contesto sismico

L’epicentro della scossa di magnitudo 6,3 è stato localizzato vicino alla città di Mazar-i-Sharif, nella provincia di Balkh, a una profondità di circa 28 chilometri, stando ai dati dell’US Geological Survey. Le scosse sono state avvertite anche nella capitale Kabul e nelle regioni confinanti con Tagikistan, Uzbekistan e Turkmenistan.

Il sisma ha provocato ingenti danni anche al patrimonio culturale: tra gli edifici colpiti figura la Moschea Blu di Mazar-i-Sharif, un monumento del XV secolo noto per le sue piastrelle colorate. Alcuni frammenti della struttura decorata, in particolare uno dei minareti, sono caduti nel parco circostante, uno dei pochi siti turistici del Paese.

L’Afghanistan è una zona ad alto rischio sismico, soprattutto lungo la catena montuosa dell’Hindu Kush, dove si incontrano le placche eurasiatica e indiana. Dal 1900, il nord-est del Paese ha registrato dodici terremoti di magnitudo superiore a 7, secondo Brian Baptie, sismologo del British Geological Survey. Eventi recenti, come il terremoto del 31 agosto 2025 nell’est del Paese, vicino al confine con il Pakistan, avevano causato oltre 2.200 morti, mentre quello del 7 ottobre 2023 aveva provocato almeno 4.000 vittime.

Terremoto di magnitudo 6,3 colpisce l’Afghanistan: almeno 20 morti e oltre 320 feriti

Il violento sisma di magnitudo 6,3 ha colpito la notte scorsa il nord dell’Afghanistan, causando la morte di almeno 20 persone e ferendone circa 320, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute. Il portavoce del Ministero della Salute, Sharafat Zaman, ha dichiarato: “Nelle province di Balkh e Samangan circa 320 connazionali sono rimasti feriti e più di 20 sono stati uccisi”, precisando che si tratta di un bilancio provvisorio.

Nella provincia di Samangan, il portavoce dell’Autorità nazionale per la gestione dei disastri, Mohammadullah Hamad, ha aggiunto che “circa 140 persone sono rimaste ferite e cinque sono morte”. Secondo Kamal Khan Zadran, portavoce del Dipartimento della Sanità afghana, “l’ospedale provinciale ha già preso in cura oltre un centinaio di persone per le ferite riportate”.