I rapporti tra Thailandia e Cambogia si fanno sempre più tesi, mentre sul confine cresce la pressione militare. Le autorità locali hanno adottato misure straordinarie, segno di una situazione in rapido deterioramento. La comunità internazionale osserva con crescente apprensione.
Scontro Thailandia-Cambogia, accuse incrociate e appelli alla mediazione internazionale
Sul fronte militare, Bangkok ha denunciato l’utilizzo da parte cambogiana di armamenti pesanti, tra cui lanciarazzi multipli, sostenendo che l’attacco iniziale sarebbe avvenuto intorno alle 8:20 del mattino.
Le forze thailandesi avrebbero reagito solo in risposta al fuoco nemico.
Dal lato cambogiano, invece, si accusa l’esercito thailandese di aver violato un precedente accordo, tentando un’avanzata verso un’area sacra e dispiegando droni prima di aprire il fuoco. Le autorità di Phnom Penh sostengono che la risposta militare sia stata esercitata per autodifesa, condannando l’uso sproporzionato della forza da parte di Bangkok.
Il bilancio ufficiale riportato dalle autorità thailandesi parla di 14 vittime, tra cui 11 civili — due dei quali minorenni — e un militare, nelle province di Surin, Ubon Ratchathani e Srisaket. A seguito degli eventi, la Thailandia ha disposto la chiusura di diversi valichi di frontiera.
Sul piano diplomatico, la crisi ha attirato l’attenzione internazionale: la Malesia ha offerto la propria mediazione, chiedendo un cessate il fuoco immediato e manifestando disponibilità a facilitare il dialogo. Anche il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha invitato entrambe le parti alla moderazione, in attesa di una possibile riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza nelle prossime ore.
Scontro Thailandia-Cambogia, rischio escalation e guerra: imposta la legge marziale
La Thailandia ha imposto la legge marziale in otto distretti situati lungo il confine con la Cambogia, nelle province di Chanthaburi e Trat, a seguito del deteriorarsi della situazione negli ultimi giorni. La decisione è stata comunicata dal comandante delle forze armate locali, Apichart Sapprasert, che ha specificato la distribuzione della misura: sette distretti a Chanthaburi e uno a Trat.
Parallelamente, il primo ministro ad interim Phumtham Wechayachai ha espresso forte preoccupazione per gli scontri transfrontalieri in corso, avvertendo che l’escalation potrebbe degenerare in un conflitto armato se non contenuta. Nel frattempo, le autorità thailandesi hanno evacuato oltre 138.000 civili dalle aree a rischio e trasferito più di 400 pazienti ospedalieri fuori dalla zona di confine.