Torna il centrodestra, allarme per il M5S

La coalizione si presenterà unita alle prossime regionali, ma resta l'accordo con il M5S per tutta la legislatura.

Vertice di quasi quattro ore a Palazzo Grazioli tra i leader del centrodestra.

Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni si sono riuniti per ribadire l’impegno a lavorare come un gruppo coeso. Al termine dell’incontro, in un comunicato si legge: “Il centrodestra si presenterà unito a tutte le prossime competizioni elettorali a partire dalle elezioni regionali di Piemonte, Abruzzo, Basilicata, Sardegna, con l’individuazione di un candidato condiviso, così come in tutti gli altri appuntamenti amministrativi”.

“Il centrodestra esiste e resiste”

Soddisfatto Berlusconi: “Da questa riunione esce la garanzia che il centrodestra è unito, funziona e non solo esiste ma anche resiste”.

Il leader di Forza Italia è convinto che “in un futuro non lontano, finalmente, il centrodestra tornerà al governo, tornerà alla guida del Paese”.

Giorgia Meloni ha definito l’alleanza come “vincente”. “L’incontro di oggi è molto positivo. Salvini ha chiarito che la Lega è ancorata al centrodestra. Si stanno rendendo conto che è difficile trovare sintesi con M5S, strutturalmente di sinistra“.

Ottimista anche la Lega, per cui la riunione “è servita a chiarire alcune questioni in vista delle regionali.

Sul territorio, dove le alleanze con gli esponenti locali di FI e Fdi funzionano e hanno portato buoni risultati sarà riproposta la formula”.

“Resta l’accordo con il M5S”

Il Carroccio si è però affrettato a rassicurare l’alleato di governo. “A livello nazionale resta l’accordo con il Movimento Cinque Stelle per realizzare il programma di governo nei prossimi cinque anni a partire dalla manovra economica e dai prossimi provvedimenti che il Consiglio dei Ministri approverà lunedì prossimo”.

Il governo Lega-5Stelle lavorerà, e bene, per tutti i cinque anni previsti”, ha confermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Gli alleati rispetteranno “punto per punto il contratto di governo e la voglia di cambiamento degli italiani”.