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Manovra, pressione Lega-M5S: "Manteniamo le promesse"

Manovra, pressing M5S

Le priorità rimangono la flat tax, la legge di cittadinanza e il superamento della legge Fornero. Conte: "Non impicchiamoci sui decimali".

Non accenna a diminuire la pressione di Lega e Movimento Cinque Stelle sul Ministero dell’Economia in vista della manovra finanziaria. Il vicepremier Luigi Di Maio, in missione in Cina, ha espresso “piena fiducia nel ministro dell’Economia Giovanni Tria per quello che sta facendo e ho piena fiducia nel gioco di squadra che stiamo facendo come governo”. Ma, allo stesso tempo, ribadisce che il Movimento non ha intenzione di rinunciare alle sue tre priorità in materia fiscale: flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero. “Le metteremo nella legge di bilancio”.

Di Maio: “Attingiamo al deficit”

Il problema rimane trovare le risorse per finanziare la manovra richiesta dai partiti di governo senza superare il deficit del’1.6% imposto dall’Europa, per non allarmare i mercati. “Si attinge a un po’ di deficit per poi far rientrare il debito l’anno dopo o tra due anni, tenendo i conti in ordine e senza alcuna manovra distruttiva dell’economia”, è la risposta di Di Maio da Chengdu. “Un governo serio, che ha fatto delle promesse, non può aspettare due o tre anni per mantenerle”.

Non c’è nulla di semplice, ammette il ministro, e questi mesi sono “particolari” per il Paese. Ma è necessario unire la legge di bilancio a riforme “molto importanti che riguardano la sburocratizzazione, la semplificazione del codice degli appalti, il fondo del venture capital per le start up innovative misto pubblico-privato”.

Tagli e super ticket

Laura Castelli, deputata del M5S e viceministro dell’Economia, alla trasmissione Circo Massimo su Radio Capital ha criticato la volontà di Tria di restare al di sotto dell’1.6%. “Vorrebbe dire non fare quasi niente, a meno che non si facciano solo tagli”.

Il sottosegretario al Ministero dell’Economia, il leghista Massimo Garavaglia, ha espresso cautela sull’abolizione dei ticket sanitari proposta da Giulia Grillo. “La volontà politica di procedere al taglio del superticket in Sanità c’è, ma la fattibilità va poi vista in un quadro più generale e anche nei rapporti con le Regioni e in riferimento alla tenuta del sistema. È un problemone perché si tratta di circa 800 milioni di euro“.

Conte: “Non impicchiamoci sui decimali”

Si oppone al limite tassativo dell’1.6% anche il premier Giuseppe Conte. “La linea del governo non è superare il 2% o tenere “1,x” o l’ “1,y” ma di fare una manovra seria, credibile e coraggiosa che offra risposta ai cittadini che allo stesso tempo consenta la ripresa economica”, ha commentato prima del vertice di Salisburgo. “Non è il momento di dichiarare i decimali, non ci dobbiamo impiccare sui decimali”.