Un detenuto di 58 anni è stato trovato morto nella propria cella di isolamento nel carcere di Prato. Non sono stati trovati strumenti che possano suggerire il gesto volontario: cosa è successo?
Prato, detenuto trovato morto nella propria cella di isolamento
Un detenuto rumeno di 58 anni è stato trovato morto all’interno della propria cella di isolamento nel carcere Dogaia a Prato.
A darne la notizia la Procura di Prato, che aggiunge: “all’interno della cella non sono stati trovati strumenti che possano far ipotizzare un suicidio: nessun laccio, corda o altro strumento sospetto.” L’uomo avrebbe terminato di scontare la pena nel febbraio del 2026, aveva precedenti per violenza sessuale, maltrattamenti, calunnia, minacce e lesioni personali.
Prato, detenuto trovato morto nella propria cella di isolamento: disposta l’autopsia
Come visto, un detenuto rumeno di 58 anni è stato trovato morto all’interno della propria cella di isolamento. La Procura non esclude che possa trattarsi di omicidio: “a seguito di sopralluogo effettuato è stato disposto l’esame autoptico e si stanno esaminando le telecamere interne dell’impianto di videosorveglianza, al fine di individuare la causa della morte.” Il detenuto, secondo quanto riferito dalla Procura, in un comunicato firmato dal procuratore Luca Tescaroli, aveva preso parte alla violenta rivolta in carcere del 5 luglio scorso, dove era stato trovato in possesso di armi rudimentali.