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Trovata in una pozza di sangue nel cortile di casa: morta Diana Canevarolo dopo giorni di agonia

Morta Diana Canevarolo

Dopo giorni di agonia è morta Diana Canevarolo: indagini tra telecamere, dispositivi digitali e appartamento sequestrato dopo il ritrovamento in una pozza di sangue nel cortile di casa.

È morta Diana Canevarolo, 49 anni, trovata giovedì mattina in fin di vita nel cortile della sua abitazione a Torri di Quartesolo, Vicenza. La donna, gravemente ferita alla testa, è deceduta dopo due giorni di ricovero in ospedale, mentre proseguono le indagini per chiarire le circostanze della tragedia.

Tragedia a Torri di Quartesolo: il ritrovamento in fin di vita di Diana Canevarolo

Diana Canevarolo, 49 anni, è deceduta ieri pomeriggio all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dopo essere stata ricoverata in condizioni gravissime. La donna era stata ritrovata giovedì mattina nel cortile della sua abitazione in via Zara, immersa in una pozza di sangue, con un grave trauma cranico che aveva destato fin da subito profonde preoccupazioni.

Nonostante gli immediati tentativi di stabilizzazione da parte del personale sanitario e il trasporto urgente in ospedale, le ferite si sono rivelate fatali. Il decesso è stato accertato dopo un rigoroso iter di osservazione della morte cerebrale da parte di un collegio medico composto da anestesista-rianimatore, medico legale e neurofisiopatologo, che hanno verificato l’irreversibile cessazione delle funzioni cerebrali.

La salma è ora a disposizione della Procura, che nei prossimi giorni disporrà l’autopsia per determinare le cause precise della tragedia.

Non ce l’ha fatta. Trovata in una pozza di sangue: Diana Canevarolo è morta. Cosa succede ora

La Procura di Vicenza, coordinata dal sostituto procuratore Camilla Menegoni, ha aperto un fascicolo tecnico a carico di ignoti e ha disposto accertamenti a 360 gradi, senza escludere alcuna pista. Le forze dell’ordine hanno acquisito le immagini delle telecamere presenti nella zona, stanno esaminando i dispositivi digitali della vittima e hanno sequestrato l’appartamento della famiglia.

Tra le ipotesi considerate dagli investigatori ci sono una caduta accidentale dalla finestra del primo piano o dal tetto, ma il tipo di trauma riscontrato sulla parte posteriore della testa sembra più coerente con un impatto violento causato da un corpo contundente.

Secondo quanto riferito da Il Giornale di Venezia, sulle mani e sulle braccia di Canevarolo non sarebbero state riscontrate ferite compatibili con il tentativo di attenuare una caduta. La donna è stata rinvenuta a pochi metri dalla finestra, in un tratto del cortile in cemento privo di muretti o sporgenze, con le chiazze di sangue concentrate proprio in quella zona.

Gli inquirenti stanno approfondendo anche le condizioni psicofisiche della donna e valutando ogni elemento, inclusi eventuali precedenti segnali di problemi di salute o dipendenze.