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Faccia a faccia con Meloni, poi la partenza: Trump lascia il G7 per il conflitto Iran-Israele

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Trump anticipa la partenza dal G7: dopo la cena ufficiale, vola a Washington per affrontare l’emergenza del conflitto Israele-Iran.

Una stretta di mano, una cena diplomatica, poi l’improvviso rientro negli Stati Uniti: Donald Trump ha lasciato il G7 spiazzando tutti. Mentre a Kananaskis si discuteva di cooperazione globale, a Washington si preparava una risposta alla crisi che infiamma il Medio Oriente. Iran e Israele al centro dell’agenda, Trump torna a casa per guidare la risposta dalla situation room.

Trump lascia il G7 in anticipo: cena con i leader, poi rientro a Washington

Devo tornare, probabilmente vedete quello che vedo io e devo tornare il prima possibile”.

Dopo la cena con i leader del G7, Donald Trump ha annunciato a sorpresa il rientro anticipato a Washington, 24 ore prima della fine del summit di Kananaskis. Ha convocato d’urgenza il consiglio di sicurezza nella situation room e chiesto contatti immediati con emissari iraniani. Non incontrerà il presidente ucraino Zelensky, atteso per una sessione con la premier Meloni e il segretario NATO Mark Rutte.

Riguardo ai negoziati con l’Iran, Trump si è detto fiducioso su un possibile accordo, sostenendo che Teheran sarebbe folle a non firmare e che i colloqui sono già avviati. In un successivo post su Truth, ha adottato toni più diretti, criticando il mancato accordo:

“L’Iran avrebbe dovuto firmare l’accordo che io avevo suggerito di firmare. Che scempio, che spreco di vite umane. Detto chiaramente, l’Iran non può avere un’arma nucleare. L’ho detto e ripetuto. tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran“.

Il presidente ha incaricato il suo team di avviare rapidamente colloqui con funzionari iraniani, per valutare se Teheran voglia davvero usare la diplomazia per risolvere il conflitto con Israele. Lo riferisce la CNN, citando fonti vicine al dossier.

G7, Trump lascia dopo faccia a faccia con Meloni: priorità al conflitto Iran-Israele

Secondo quanto riferito da Palazzo Chigi, nel corso di un incontro informale avvenuto su una panchina del Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio con il presidente statunitense Donald Trump. Durante la conversazione, Meloni avrebbe sottolineato l’importanza di un’intesa sul negoziato commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti, soffermandosi anche sulle prospettive del prossimo vertice NATO in programma all’Aja.

Il confronto avrebbe inoltre consentito di affrontare i più recenti sviluppi in Iran, con l’obiettivo condiviso di rilanciare il dialogo diplomatico. La premier avrebbe infine ribadito la necessità, in questa fase, di favorire il raggiungimento di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

Nel corso dei bilaterali avvenuti durante il vertice, e in particolare nel colloquio informale con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, Donald Trump ha affrontato anche il tema delle sanzioni contro la Russia. Secondo quanto trapelato, avrebbe espresso scetticismo sull’efficacia e sui costi delle misure punitive, sottolineando che l’Europa chiede nuove sanzioni ma non ha ancora agito concretamente, e che tali strumenti comportano spese ingenti per miliardi di dollari.