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Turismo, tornano gli americani in Italia, Cesarine in overbooking

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Bologna, 11 mag. (askanews) - Gli americani sono tornati e il turismo in Italia riprende a respirare. Le prime ad accorgersene sono state le Cesarine, la rete di oltre 1.500 cuoche e cuochi casalinghi che dal 2004 apre le porte delle proprie abitazioni per far scoprire ospitalità, territorio, bot...

Bologna, 11 mag. (askanews) – Gli americani sono tornati e il turismo in Italia riprende a respirare. Le prime ad accorgersene sono state le Cesarine, la rete di oltre 1.500 cuoche e cuochi casalinghi che dal 2004 apre le porte delle proprie abitazioni per far scoprire ospitalità, territorio, botteghe e mercati, e ovviamente cibo di ogni angolo della penisola. Archiviati i mesi di stop forzato a causa della pandemia la Pmi guidata da Davide Maggi ha ampliato e diversificato il proprio modello di business e comincia a registrare i primi risultati con segno ‘più’.

“Speriamo che vada avanti così perché tutto quello che ci aspettavamo per i mesi di giugno e luglio sta già accadendo oggi. Abbiamo fatto un gennaio discreto e da marzo a maggio il risultato è raddoppiato ogni mese. Stiamo lavorando benissimo con tutte le Cesarine in Italia. Per la prima volta abbiamo temi di overbooking: le nostre Cesarine di Venezia, Costiera Amalfitana, Lago di Como, Liguria e le Cinque Terre sono già piene per tutta l’estate”.

Cresce il mercato della ‘food experience’ in Italia, crescono le prenotazioni dei turisti – soprattutto dagli Stati Uniti – sul portale di Cesarine sul quale sono in vendita prodotti a marchio e dove è possibile anche candidarsi.

“Per fare la Cesarina serve: avere voglia di cucinare e ospitare persone a casa; essere abili sulla cucina del territorio; avere case non per forza lussuose ma ospitali. Molto spesso i nostri ospiti sono americani o comunque internazionali con cui la Cesarina può fare amicizia: è una relazione molto bella per chi vuole parlare inglese e conoscere un’altra cultura”.

Diventare ‘massaie’ è divertente, ma è anche un modo per avere qualche entrata extra nel bilancio familiare. E per qualcuno è già una vera e propria professione.

“Per un centinaio di Cesarine questo è diventato un primo lavoro quindi siamo veramente l’Airbnb della cucina italiana: portiamo lavoro a casa a un’imprenditoria che per l’85% è femminile. Siamo molto contenti di questa cosa. Io sono solo il portavoce, i veri fenomeni sono le Cesarine”.