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Ucciso e fatto a pezzi a Gemona, la madre confessa: il possibile movente

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Nuovi elementi sul caso dell'omicidio di Alessandro Venier: secondo quanto riferito dalla madre l'uomo voleva trasferirsi in Colombia

Si aggiungono nuovi elementi all’indagine relativa all’omicidio di Alessandro Venier, ucciso e fatto a pezzi ricoprendone i resti con calce viva per tentare di occultare il corpo. La madre, l’infermiera di Gemona (Udine) Lorena Venier ha, dinnanzi alle autorità, confessato l’omicidio e, nel corso del lungo interrogatorio, fornito alcune informazioni ascrivibili al possibile movente del brutale gesto.

L’indagine vede coinvolta anche la compagna della vittima, Mailyn. I dettagli sono stati riportati dal legale difensore di Lorena Venier.

Omicidio Gemona, la madre confessa: il possibile movente

L’uccisione di Alessandro sarebbe avvenuta poco prima di un momento di svolta per l’uomo. E proprio questa sarebbe, almeno stando a quanto raccontato dalla madre, la ragione che l’avrebbe spinta ad ucciderlo insieme alla compagna di lui, la cittadina colombiana Mailyn Castro Monsalvo. Ma non solo perché dall’interrogatorio è emerso un quadro inatteso in merito alle dinamiche della famiglia: “Mailyn è la figlia femmina che non ho mai avuto” avrebbe rivelato agli investigatori l’infermiera Lorena Venier. E proprio a proposito del rapporto con la nuova l’avvocato difensore della Venier ha fatto sapere che “forse in questo legame eccezionale può esserci la base e la spiegazione di ciò che è accaduto“.

Anche se – ha aggiunto l’avvocato Giovanni De Nardo – non intendo specificare altri particolari, che appartengono al segreto istruttorio”. Ma non è tutto: dall’inchiesta è emerso che la vittima sarebbe dovuta partire, poche ore dopo l’omicidio, per la Colombia: qui aveva infatti deciso di trasferirsi insieme alla compagna e alla figlia di sei mesi. La madre, ma probabilmente anche Mailyn, non avrebbero condiviso la scelta dell’uomo, la prima intenzionata a rimanere in Italia e la seconda per non separarsi dalla nuora e dalla bimba. É stato inoltre scoperto che Alessandro non avrebbe mai avuto un’occupazione fissa, tirando avanti con vari lavoretti: una situazione che avrebbe portato a ripetuti scontri in famiglia, tanto da ipotizzare che l’uomo possa essere stato considerato un peso dalle due donne.