Roma, 24 feb. (Adnkronos) – Per gli Stati Uniti il sequestro degli asset finanziari russi e il loro trasferimento all’Ucraina è un’opzione sul tavolo del G7 guidato dalla presidenza italiana. Lo spiega l’ambasciatore statunitense Jack Markell a Repubblica, a cui dice che Biden lo ha mandato in Italia "perché ritiene che le relazioni tra i nostri Paesi siano molto importanti in un mondo in cui è in corso la sfida tra democrazie e autocrazie.
E i rapporti con Meloni sono molto buoni. Siamo entusiasti della presidenza italiana del G7, Roma ha preparato un programma ambizioso al quale lavorano persone molto competenti. La gamma dei temi sul tavolo è vasta. C’è tutto a partire dalla questione ucraina. Ma la bellezza del G7 è la possibilità di focalizzarci su temi più grandi dei singoli partner. Penso ad esempio ai cambiamenti climatici o all’intelligenza artificiale".
"La relazione tra Giorgia Meloni e il presidente Biden è molto buona -afferma – Lei lo ha già incontrato diverse volte, hanno avuto un meeting molto efficace lo scorso luglio allo Studio Ovale. Io stesso ho avuto eccellenti conversazioni con la presidente del Consiglio, con il ministro degli Esteri e con molti altri ministri. Il presidente mi ha detto di venire a Roma perché crede che le relazioni con l’Italia siano davvero importanti e pensa che il mondo è a un punto di non ritorno nella sfida tra democrazia e autoritarismo. In questo senso l’Italia è un importante alleato degli Stati Uniti e noi vogliamo continuare a lavorare insieme per costruire relazioni ancora più forti e un futuro migliore".
Quanto all'ipotesi che la presidenza italiana debba formalmente proporre di confiscare e dare all’Ucraina i circa 300 miliardi di asset russi già congelati dai partner del G7, l'ambasciatore afferma che "gli Stati Uniti pensano che ogni opzione debba essere sul tavolo. La Russia ha violato tutte le norme di diritto internazionale e dunque consideriamo molto importante che il G7 si focalizzi su questo aspetto. Stiamo esaminando le questioni di diritto e politiche ma voglio ripetere che è la Russia ad avere calpestato ogni norma legale. Gli Stati Uniti pensano davvero che ogni opzione debba essere sul tavolo, ne stiamo parlando con tutti i Paesi del G7".
Markell passa poi a parlare di intelligenza artificiale e del rischio che venga usata per influenzare le elezioni in Europa e negli Stati Uniti attraverso la disinformazione: un rischio realistico, "basta pensare a quanto hanno fatto finora i russi. Non c’è dubbio che l’intelligenza artificiale abbia aspetti positivi e negativi. La domanda è come massimizzare i primi e frenare i secondi. I primi due meeting ministeriali del G7 a marzo saranno su commercio e digitale: sono certo che le discussioni includeranno l’intelligenza artificiale. La premier Meloni è impegnata su questo tema con un approccio che coincide con quello degli Usa. La discussione verterà appunto su come massimizzare gli aspetti positivi dell’intelligenza artificiale e limitare quelli negativi. Il tema sarà affrontato in profondità".
Riguardo la morte di Navalny e le diverse posizioni della politica italiana, l'ambasciatore dice che "non intendo commentare le posizioni dei singoli politici, per gli Stati Uniti conta la risposta del governo e il governo italiano ha risposto con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha convocato l’ambasciatore russo dicendo chiaramente da che lato sta. L’esecutivo italiano dunque è stato molto netto sul sostegno all’Ucraina così come lo sono gli Stati Uniti".
Sulla guerra in Ucraina, afferma che "l’Unione europea ha di recente approvato un pacchetto aggiuntivo di 50 miliardi di euro per l’Ucraina e il presidente Biden ha proposto nuovi fondi in suo aiuto. C’è un significativo lavoro in corso tra i Paesi del G7 sulla ricostruzione che coinvolgerà il settore pubblico e quello privato. C’è ancora molto da fare, Putin ha mostrato al mondo la sua vera natura ma gli abbiamo risposto con la coalizione che sostiene l’Ucraina e continueremo a farlo. L’attacco a Kiev è una minaccia alla sicurezza e all’identità ucraina ed europea. L’asticella è molto alta, noi siamo democrazie e qualche volta abbiamo bisogno di tempo per andare tutti nella stessa direzione, ma sono convinto che è ciò che sta avvenendo".
A proposito dei nuovi aiuti Usa proposti dal presidente Biden, l'amasciatore dichiara che "al Congresso c’è una maggioranza bipartisan in favore degli aiuti. Per il presidente è molto chiaro che la Camera approverà gli aiuti come ha fatto il Senato con molti voti repubblicani. Il ruolo della Nato continua a essere straordinariamente forte. Il messaggio di questa amministrazione – appena ribadito dalla vicepresidente Harris alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco – è sempre stato chiaro: la Nato è l’alleanza più importante che il mondo abbia mai visto. E oggi è più grande e forte che mai. Non c’è dubbio che la diplomazia continui a essere importante, ma allo stesso tempo l’impegno della Nato all’articolo 5 (il principio di mutuo soccorso militare in caso un partner venga attaccato, ndr ) continua ad essere molto importante. Le due cose vanno insieme".
Riguardo la guerra in Medio Oriente, conclude, "l’Italia è un partner chiave per la sicurezza. Condividiamo gli stessi obiettivi e vogliamo una de-escalation del conflitto nonché proteggere la libertà di navigazione e il commercio internazionale".