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Ucraina, "tata per gli investitori" attende il business italiano

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Roma, 10 feb. (askanews) - Potenziare gli scambi commerciali tra Ucraina e Italia e far tornare il business italiano a Kiev e dintorni, grazie a nuovi incentivi e, perché no, l'innovativa figura della "tata per gli investimenti". Questi gli obiettivi indicati dal ministro degli Esteri dell Ucrain...

Roma, 10 feb. (askanews) – Potenziare gli scambi commerciali tra Ucraina e Italia e far tornare il business italiano a Kiev e dintorni, grazie a nuovi incentivi e, perché no, l’innovativa figura della “tata per gli investimenti”. Questi gli obiettivi indicati dal ministro degli Esteri dell Ucraina Vadym Prystajko, in visita in Italia.

“Sono contento di essere qui e avere la possibilità di parlare delle relazioni tra Italia e Ucraina, ho incontrato stamattina il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e ci siamo concentrati in particolare sui rapporti commerciali e investimenti. La cooperazione procede bene in diversi settori, anche se dobbiamo potenziare gli scambi commerciali: 4 miliardi di dollari non è abbastanza. Ma ci sono comparti interessanti dove possiamo collaborare, ad esempio l’Infomation Technology: noi siamo i secondi fornitori al mondo di personale per il settore IT come outsourcing dei nostri servizi. E qui arriviamo anche alla questione della forza lavoro, dei tanti lavoratori ucraini che vengono qui in Italia, tanto che a volte pensiamo: chi lavorerà poi da noi per l’Ucraina nuova e diversa che vogliamo costruire, per un Paese che possa produrre di più e attrarre più investimenti. E parlando di investimenti abbiamo avuto questa idea di assegnare una persona che ti segua se stai investendo almeno 100 milioni di dollari. In quel caso vieni in Ucraina, avrai un funzionario assegnato a te in particolare, a tempo pieno, pagato da noi, ma che lavorerà per l’investimento, ad esempio aiutando a comprendere e gestire leggi ucraine che possono essere complicate. La chiamano la ‘Tata per gli investimenti’. Ma c’è dell’altro, ci sono facilitazioni fiscali. Speriamo che questi incentivi aiuteranno a far tornare il business italiano in Ucraina, a far capire quali possibilità e vantaggi ci sono”.