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Domani, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, accoglierà il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, presso la sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. Questo incontro assume un’importanza cruciale, poiché potrebbe portare a significativi progressi nel piano di pace articolato in 20 punti per risolvere il conflitto tra Ucraina e Russia. Zelensky ha espresso ottimismo, affermando che l’accordo è praticamente concluso, con un’affermazione audace: “L’intesa è fatta al 90%”.
Le aspettative da Mar-a-Lago
Durante il meeting, i due leader si concentreranno su questioni fondamentali come i territori contesi e le garanzie di sicurezza. Il Donbass è al centro del dibattito, essendo un’area che la Russia considera di vitale importanza, nonostante controlli solo il 70% della regione del Donetsk. L’Ucraina, che ha sempre rifiutato di cedere territorio, è aperta alla possibilità di creare una zona smilitarizzata, a condizione che anche le forze russe si ritirino.
Garanzie di sicurezza
Per l’Ucraina, ottenere garanzie di sicurezza è fondamentale per un eventuale cessate il fuoco. Zelensky ha sottolineato la necessità di un meccanismo robusto, supportato da Stati Uniti ed Europa, per evitare nuove aggressioni russe. “Dobbiamo assicurarci che il nostro paese sia protetto da futuri attacchi”, ha dichiarato il presidente ucraino.
Zelensky ha anche rivelato che gli accordi con gli Stati Uniti sono quasi definitivi e che un negoziato diretto tra i presidenti è essenziale per finalizzare i dettagli. “Vogliamo chiudere il prima possibile e sono fiducioso che possiamo raggiungere un accordo prima della fine dell’anno”, ha aggiunto.
Il referendum e le sfide logistiche
Un aspetto interessante del piano di Zelensky è l’intenzione di sottoporre l’accordo a referendum, ma solo se la Russia accetta una tregua di almeno 60 giorni. Il presidente ha avvertito che organizzare un voto in sicurezza sarebbe complesso e “due mesi di tregua sono il minimo indispensabile”. “Meglio non fare un referendum piuttosto che svolgerlo senza che la popolazione possa esercitare il proprio diritto di voto”, ha dichiarato.
Durata dell’accordo e cooperazione economica
Un altro tema che verrà affrontato riguarda la durata dell’accordo di pace: gli Stati Uniti propongono una validità di 15 anni con possibilità di rinnovo, mentre Zelensky ha espresso la necessità di un periodo più lungo per garantire la sicurezza dell’Ucraina. Entrambi i paesi dovranno sottoporre gli accordi al voto dei rispettivi parlamenti per la ratifica.
Inoltre, i colloqui a Mar-a-Lago includeranno discussioni su un accordo economico tra Ucraina e Stati Uniti, con Zelensky che ha ammesso che si è ancora nelle fasi iniziali della negoziazione.
Colloqui con i leader europei e la posizione russa
Prima dell’incontro con Trump, Zelensky ha avuto contatti con vari leader europei, tra cui il cancelliere tedesco e il segretario generale della NATO, per coordinare le posizioni. Non è escluso che Trump possa dialogare telefonicamente con i colleghi europei. Tuttavia, l’esito del meeting di domani non è garantito e, mentre Zelensky cerca di avanzare nel dialogo, la Russia ha già espresso scetticismo riguardo al piano in discussione.
Il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha affermato che l’accordo proposto da Kiev “differisce radicalmente” da quello che Mosca sta trattando con Washington. Ha avvertito che senza risolvere le questioni fondamentali alla radice della crisi, non sarà possibile raggiungere un accordo finale.
La situazione rimane complessa e in continua evoluzione. L’incontro tra Zelensky e Trump rappresenta un’opportunità significativa per cercare di risolvere le tensioni esistenti, ma il cammino verso la pace è ancora irto di ostacoli.