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5x1000: un sostegno prezioso per le associazioni delle cure palliative

Come fare la differenza con VIDAS, associazione al servizio dei bisognosi

Può sembrare un’affermazione banale, eppure è dai piccoli gesti che spesso nascono le grandi cose.

Il 5×1000 ne è una dimostrazione concreta, rappresentando uno strumento tanto semplice quanto efficace in termini di solidarietà, pensato per sostenere le associazioni e gli enti che promuovono attività rilevanti dal punto di vista sociale.

Tra le realtà a cui è possibile destinare il 5 per 1000 ci sono anche quelle che operano nelle cure palliative. Tra queste VIDAS si distingue per una storia che parte da lontano e per la precisione dal 1982, anno in cui è stata fondata da Giovanna Cavazzoni.

Negli anni Ottanta, si parlava poco dell’importanza di curare quando non è più possibile guarire, il principio alla base delle cure palliative: una branca della medicina che prevede interventi medici, psicologici e assistenziali concepiti per migliorare la qualità di vita dei pazienti con malattie inguaribili.

In oltre quarant’anni di storia, VIDAS si è presa cura di oltre 40 mila persone tra anziani, bambini e adulti, accompagnandoli nel tratto più difficile della propria esistenza e offrendo assistenza alle loro famiglie. Lo ha fatto con servizi di assistenza domiciliare o in hospice gratuiti, per i quali il 5×1000 si rivela un sostegno di importanza cruciale.

5×1000: cos’è e come funziona

Il 5 per 1000 è una misura di natura fiscale che non presenta alcun costo aggiuntivo per il cittadino.

La sua introduzione risale al 2006 e consiste in quanto segue: il contribuente può decidere di devolvere lo 0,5% dell’IRPEF – che comunque dovrebbe conferire allo Stato – a enti e associazioni del terzo settore che mettono a disposizione servizi considerati rilevanti per la società.

Per dirlo con parole ancora più semplici, il 5×1000 non ha costi per la persona perché parte integrante dell’IRPEF, da cui non può essere sottratto.

Qualora si decidesse di non destinarlo ad alcun ente o associazione viene conferito automaticamente allo Stato. Non si tratta quindi di decidere se devolvere un determinato importo, ma a chi.

La donazione può essere fatta da tutti i cittadini nel momento in cui viene presentata la dichiarazione dei redditi, attraverso i modelli che seguono: 730, Modello Redditi e Modello di Certificazione.

Anche chi non fa la dichiarazione dei redditi può destinare il 5×1000. Come? Compilando la scheda allegata dei modelli visti poc’anzi.

Non va confuso con il 2×1000, destinato ad associazioni culturali e partiti politici, così come con l’8×1000, che compete invece alle confessioni religiose, percentuali dell’IRPEF a loro volta comprese nella tassazione e dunque senza spese aggiuntive.

Le tre donazioni non hanno alcuna correlazione tra loro, trattandosi di una decisione di natura prettamente personale.

Ogni 5×1000 è prezioso

Per le associazioni che operano nelle cure palliative ogni 5×1000 è prezioso. Lo sa bene VIDAS, che mette a disposizione di pazienti e famiglie servizi di assistenza in hospice e a domicilio, con criteri “di merito”: l’accesso prescinde dunque da genere, lingua, età, opinioni politiche e provenienza geografica.

Come donare il proprio 5 per 1000 a VIDAS? Basta inserire il codice fiscale dell’associazione nel proprio modello e firmare.

Si tratta di una firma, capace però di fare la differenza per l’associazione promuovendo la dignità dell’individuo nel fine vita con un gesto concreto.