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Agevolazioni Legge 104, controlli rafforzati e più trasparenza: cosa cambia dal 2026

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Agevolazioni Legge 104: dal 2026 permessi più controllati e verifiche rafforzate per le amministrazioni. Ecco cosa sapere.

Le agevolazioni previste dalla Legge 104/1992 rappresentano un supporto essenziale per i lavoratori che assistono familiari con disabilità, offrendo permessi retribuiti e congedi straordinari a chi si prende cura di persone in situazioni di grave difficoltà. Con la Legge di Bilancio 2026, vengono introdotte nuove norme per rafforzare i controlli e rendere più trasparente la gestione di questi permessi, garantendo che le agevolazioni siano realmente usufruite da chi ne ha diritto.

Agevolazioni Legge 104: maggiore tracciabilità e responsabilità per gli uffici del personale

La nuova disciplina comporterà un incremento del carico amministrativo per gli uffici del personale, che dovranno curare con precisione la rendicontazione e la documentazione delle assenze. Nel complesso, la misura si inserisce in un più ampio obiettivo di razionalizzazione della spesa pubblica, bilanciando il diritto all’assistenza con la necessità di sostenibilità e controllo del sistema.

Agevolazioni Legge 104: cosa cambia dal 2026?

Tra le misure contenute nella legge di bilancio 2026, una novità significativa riguarda la gestione dei permessi previsti dalla Legge 104/1992 per l’assistenza a familiari con disabilità. Il comma 8 dell’articolo 129 introduce un sistema di verifica più rigoroso: a partire dal 2026, l’INPS, su richiesta dei datori di lavoro pubblici, potrà controllare che permangano i requisiti sanitari alla base della concessione dei permessi. Per rendere più efficace il controllo, l’Istituto potrà stipulare convenzioni con altre strutture sanitarie e coinvolgere i medici della sanità militare, ampliando la rete di accertamento rispetto al sistema attuale.

Le modalità operative saranno definite tramite un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sentito l’INPS, mentre l’onere organizzativo ricadrà sulle singole amministrazioni richiedenti, in termini sia di personale sia di strumenti.

Il comma 9 della stessa legge introduce un meccanismo di registrazione più dettagliato: tutte le pubbliche amministrazioni, comprese scuole ed enti locali, dovranno trasmettere mensilmente all’INPS informazioni sui permessi e i congedi fruiti dai propri dipendenti, indicando sempre il nominativo del “dante causa”, ossia la persona assistita.