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Un episodio di violenza ha colpito la giornalista Delia Mauro, inviata del programma “Fuori dal Coro” di Rete 4, mentre stava documentando un caso di abusivismo edilizio a Ivrea, in provincia di Torino. La reporter, accompagnata dalla sua troupe, si è recata presso un campo nomade dove alcune famiglie di etnia rom avevano costruito abitazioni su terreni di proprietà altrui.
Il contesto dell’aggressione
La situazione è degenerata rapidamente quando uno dei membri del gruppo rom ha intimato alla giornalista di non riprenderlo, minacciando di reagire in modo violento. “Non mi riprendere che ti faccio girare a te e alla telecamera”, avrebbe detto l’uomo, creando un clima di tensione palpabile. Le minacce non si sono fermate qui; l’aggressore ha continuato a urlare, promettendo di radunare un gruppo di persone per affrontare la troupe.
La reazione della troupe e l’intervento delle forze dell’ordine
La situazione è rapidamente degenerata in un’aggressione fisica, con altri membri del campo che sono usciti per inseguire e picchiare la troupe. Utilizzando secchioni dell’immondizia, hanno tentato di bloccare la strada alla giornalista e ai suoi collaboratori. In un momento di grande paura, Delia Mauro è riuscita a rifugiarsi in auto e a contattare i carabinieri, che sono intervenuti tempestivamente, raggiungendo la troupe nei pressi della stazione.
Le dichiarazioni del sindaco di Ivrea
Il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, ha espresso la sua solidarietà alla giornalista e ha condannato l’accaduto. “Mi spiace per l’accaduto, mi auguro che vengano individuati e puniti i responsabili di questi fatti che non devono accadere”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza della libertà di stampa e della sicurezza dei giornalisti nel svolgere il loro lavoro.
Questo episodio solleva interrogativi sulla sicurezza dei professionisti dell’informazione, specialmente quando si trovano a trattare temi delicati come l’abusivismo edilizio e le problematiche legate ai campi nomadi. La libertà di espressione e il diritto di cronaca devono essere sempre tutelati, affinché episodi di violenza come questo non diventino la norma.