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Più tutele per l’assistenza a malati ed invalidi: le importanti novità della Legge 104

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Più tutele per l’assistenza a malati e persone con invalidità: ecco cosa sapere sulle novità della Legge 104.

Dal 1° gennaio 2026 entreranno in vigore importanti modifiche alla legge 104, con l’obiettivo di offrire maggiori strumenti di sostegno a chi affronta situazioni di malattia o disabilità, proprie o di un familiare. Le nuove disposizioni, introdotte dalla legge 106/2025, mirano a rafforzare la conciliazione tra vita lavorativa e cura. Ecco cosa cambia per l’assistenza a malati ed invalidi.

Assistenza a malati ed invalidi: l’impatto delle nuove tutele su famiglie e lavoro

Le modifiche alla legge 104 rappresentano un passo importante verso un modello di welfare più attento ai bisogni reali delle famiglie. L’introduzione di permessi aggiuntivi e di procedure più snelle favorisce non solo i lavoratori che vivono situazioni di fragilità, ma anche le aziende, chiamate a sviluppare politiche di gestione del personale più flessibili e inclusive. Secondo le prime stime, le nuove misure potrebbero migliorare il benessere e la produttività, riducendo assenze non programmate e stress da carichi familiari.

Assistenza a malati ed invalidi, cambia tutto: le importanti novità della nuova legge

A partire dal 1° gennaio 2026, entreranno in vigore importanti aggiornamenti per chi beneficia della legge 104, riformata e integrata dalla legge 106 del 18 luglio 2025. Le novità riguardano in particolare chi convive con patologie gravi, croniche, oncologiche o invalidanti, e chi assiste familiari nelle stesse condizioni. Sono previsti permessi aggiuntivi e congedi più estesi per consentire visite mediche, esami e terapie frequenti, anche se una parte di questi periodi potrebbe non essere retribuita.

In particolare, i lavoratori affetti da malattie oncologiche o disabilità certificate avranno diritto a 10 ore supplementari di permesso retribuito all’anno, da sommare ai tre giorni mensili già previsti. I benefici si estendono anche ai familiari che assistono persone con invalidità civile superiore al 33% o con disabilità grave riconosciuta.

La legge conferma il congedo straordinario, fino a un massimo di due anni nell’arco della vita lavorativa, con mantenimento della retribuzione, dei contributi figurativi e del posto di lavoro. Questo periodo può essere fruito in modo continuativo o frazionato per assistere un familiare con disabilità grave. Al termine del congedo, il lavoratore potrà accedere prioritariamente allo smart working, compatibilmente con l’organizzazione aziendale.

Parallelamente, le procedure per il riconoscimento di disabilità e invalidità civile sono state semplificate dal decreto legislativo n. 62/2024, con valutazioni multidimensionali già operative in molte province e l’obiettivo di uniformare l’intero territorio nazionale entro il 2027. I permessi aggiuntivi e le ore straordinarie saranno accessibili previa presentazione di documentazione sanitaria aggiornata, e il nuovo sistema consente una gestione più flessibile dei periodi di assenza, adattandosi alle esigenze individuali dei lavoratori.