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Gaza, cessate il fuoco a rischio: Netanyahu ordina attacchi immediati e potenti

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Gaza, Netanyahu ordina raid dopo il rinvio da parte di Hamas della restituzione dei corpi degli ostaggi.

Nelle ultime ore, la tensione tra Israele e Hamas è nuovamente esplosa, alimentata da accuse reciproche di violazioni del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti. Al centro della contesa vi sono la consegna dei corpi degli ostaggi e le operazioni militari lungo la Striscia di Gaza, che hanno portato a scontri armati, raid mirati e una crescente pressione diplomatica.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato attacchi immediati contro la Striscia in risposta alle presunte violazioni di Hamas, sottolineando la determinazione di Israele a proteggere i propri cittadini e a rispondere a ogni provocazione.

Cessate il fuoco a Gaza, è scontro tra Israele e Hamas: controversie sulla restituzione dei corpi e tensioni diplomatiche

Le autorità israeliane hanno diffuso immagini riprese da droni che mostrerebbero Hamas impegnata a inscenare il ritrovamento dei resti di un ostaggio, consegnati poi alle forze israeliane. Il corpo, identificato come quello di Ofir Tzarfati, era già stato recuperato dalle IDF nel dicembre 2023. Secondo l’esercito israeliano, il video documenterebbe la messa in scena dei miliziani per creare l’impressione di aver trovato il corpo, mentre in realtà i resti erano stati spostati e seppelliti in loco.

Hamas, da parte sua, accusa Israele di ostacolare l’accesso dei suoi membri e della Croce Rossa a Gaza per cercare i resti dei 13 ostaggi ancora detenuti, definendo false le versioni israeliane sulle difficoltà delle operazioni di recupero.

Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha chiesto un incontro urgente con Netanyahu per valutare le possibili risposte, tra cui il rafforzamento del controllo israeliano su alcune aree della Striscia e la prosecuzione dei raid.

“Attacchi immediati e potenti”. Gaza, Netanyahu preoccupa: cessate fuoco a rischio

Israele ha accusato Hamas di aver infranto il cessate il fuoco negoziato dagli Stati Uniti, dopo che i militanti palestinesi hanno rinviato la consegna del corpo di uno degli ostaggi, inizialmente prevista in serata. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo una serie di consultazioni sulla sicurezza, ha ordinato raid immediati sulla Striscia.

“Il fatto che Hamas continui a giocare e non trasferisca immediatamente i corpi di tutti i nostri soldati caduti è di per sé la prova che l’organizzazione terroristica è ancora in piedi. È ora di spezzare quelle gambe una volta per tutte, ha dichiarato il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir.

I media israeliani riportano che durante le operazioni a Rafah, nel sud di Gaza, militanti di Hamas avrebbero aperto il fuoco contro le forze dell’IDF con cecchini e missili anticarro, ricevendo risposta con artiglieria pesante. Parallelamente, agenti dell’unità speciale Yamam avrebbero compiuto un’operazione nel nord della Cisgiordania, a Kafr Qud, uccidendo tre sospetti terroristi.